Analisi grammaticale: come farla correttamente

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L’analisi grammaticale: che cos’è?

L’analisi grammaticale consiste nell’analizzare il ruolo di una parola all’interno di una frase. Per svolgere correttamente l’analisi grammaticale di una frase è importante innanzitutto capire qual è il ruolo di ogni parte del discorso in italiano, distinguendo tra

parti variabili: come gli avverbi, le preposizioni, le congiunzioni e le esclamazioni.
parti invariabili: che variano in base al genere, al numero, al tempo e al modo come aggettivi, nomi, pronomi e verbi.

Come svolgere l’analisi grammaticale del sostantivo?

Per svolgere correttamente l’analisi grammaticale del nome, ecco le regole da seguire, analizzando:

la forma: distinguendo tra nomi primitivi, cioè non derivanti da nessun’altra parola o derivati, alterati e composti;
il significato: distinguendo tra un nome concreto (casa), astratto (amore), individuale (alunno) o collettivo (scolaresca), comune (orto) o proprio (Ginevra);
il genere: maschile o femminile;
il numero: singolare o plurale.

L’analisi grammaticale dell’articolo

In analisi grammaticale analizziamo l’articolo in base a:

tipologia: determinativo (il, lo, la, i, gli, le), indeterminativo (un, uno, una) e partitivo (del, dello, della, dei, degli, delle);
genere: maschile o femminile;
numero: singolare o plurale.

Fare analisi grammaticale di un aggettivo

Quando fai l’analisi grammaticale di un aggettivo è analizzare:

se si tratta di un aggettivo qualificativo: che si distingue in caso positivo, comparativo (maggioranza, minoranza o uguaglianza) e superlativo (assoluto e relativo)
se si tratta di un aggettivo determinativo: distinguendo tra aggettivo dimostrativo, (questo, codesto, quello ecc.) esclamativo, interrogativo, (come? quanto! ecc.), possessivo (mio, tuo, suo ecc) relativo, numerale, indefinito ;
la struttura: primitivo, derivato, alterato, composto;
il genere: maschile, femminile;
il numero: singolare, plurale.

L’analisi grammaticale del pronome

Le analisi grammaticali possono apparire complicate perché è importante analizzare sotto ogni aspetto la parola. Per quanto riguarda il pronome, è importante descriverne:

tipologia: personale (lei, lui), relativo, possessivo (mio, tuo), dimostrativo (quello), indefinito (niente), interrogativo ed esclamativo;
genere: maschile, femminile;
numero: singolare, plurale.

Gli avverbi nell’analisi grammaticale

Non in analisi grammaticale come viene analizzato? E qual è l’analisi grammaticale di molto o quando? In questo caso parliamo di avverbi, che in analisi grammaticale vanno analizzati in base a:

tipologia: distinguendo tra avverbio e locuzione avverbiale;
significato: analizzando se si tratta di un avverbio di modo, di luogo, di tempo, di quantità, di giudizio (affermazione, negazione e dubbio), interrogativo o esclamativo;
grado: positivo, comparativo, superlativo.

L’analisi grammaticale della congiunzione

Per quanto riguarda le congiunzioni, in analisi grammaticale è importante distinguere:

la funzione: coordinanti (copulative, avversative, disgiuntive, conclusive e correlative) o subordinanti (causali, finali, consecutive, temporali, concessive e condizionali);
la tipologia: congiunzioni semplici o composte;
se si tratta di una locuzione congiuntiva (dal momento che, visto che ecc…).

Fare l’analisi grammaticale della preposizione

Per quanto riguarda l’analisi grammaticale delle preposizioni è importante analizzare:

la forma: se si tratta di preposizioni proprie (semplici o articolate) o improprie;
se si tratta di locuzioni prepositive (accanto a, in mezzo a, ecc..).

L’analisi grammaticale del verbo: gli elementi da analizzare

Infine in analisi grammaticale, una delle voci più “complicate” da analizzare è il verbo. Vediamo insieme tutti i passaggi da prendere in considerazione quando dobbiamo fare l’analisi grammaticale di un verbo con esempi di analisi grammaticale on line utili per imparare.
Nell’analisi grammaticale del verbo è importante andare con ordine, analizzando:

il genere: se transitivo (attivo, passivo o riflessivo), o intransitivo;
la funzione: se si tratta di un verbo ausiliare, copulativo, predicativo, servile, causativo o fraseologico)ì;
la coniugazione: se regolare (in -are, -ere, -ire), irregolare o impersonale (come i verbi che indicano condizioni metereologiche);
il modo: se si tratta di uno dei modi finiti come indicativo, congiuntivo, condizionale, imperativo o dei modi indefiniti come infinito, gerundio e participio;
la persona (prima, seconda, terza);
il numero (singolare, plurale).

Ad esempio:

Noi laviamo: voce del verbo: lavare, coniugazione: prima, modo: indicativo, tempo: presente, persona: 1a persona plurale, genere: transitivo, forma: attiva;
Essendo amato: voce del verbo: amare, coniugazione: prima, modo: gerundio, tempo: presente, persona: indefinita, genere: transitivo, forma: passiva.
Io corsi: Voce del verbo: correre, coniugazione: seconda, modo: indicativo, tempo: passato remoto, persona: 1a persona singolare, genere: transitivo, forma: attiva.