Grammatica

Analisi del periodo: come si fa, regole ed esempi

Come si fa l’analisi del periodo? Di seguito abbiamo raccolto tantissime regole utili per capire come fare l’analisi del periodo senza errori, riconoscendo le proposizioni subordinate e principali. Inoltre tanti esempi sull’analisi del periodo.

analisi del periodo

Analisi logica del periodo: come si fa?

Come risolvere l’analisi del periodo, specie di frasi molto lunghe e complesse? Per molti può sembrare complicato, ma in realtà, seguendo semplici regole, può essere abbastanza intuitivo. La sintassi del periodo in grammatica consiste nel trovare le proposizioni di un periodo, che hanno tra di loro legami di coordinazione e subordinazione. Vediamo di seguito come fare l’analisi del periodo in modo semplice e soprattutto evitando errori, in modo da capire subito come svolgere esercizi sull’analisi del periodo.

Analisi del periodo: spiegazione facile con esempi

Innanzitutto quando fai l’analisi del periodo è importante riconoscere tra proposizioni principali, proposizioni coordinate e proposizioni subordinate. In base al tipo di relazione il periodo può essere:

  • semplice: se formato solo dalla proposizione principale;
  • complesso: se formato da una proposizione principale e una subordinata;
  • composto: se formato da più proposizioni principali e più subordinate.


Nell’analisi del periodo distinguiamo:

  • Le proposizioni principali o indipendenti: proposizioni che hanno un significato autonomo e possono avere solo verbi al modo finito, indicativo, congiuntivo, condizionale e imperativo. Spesso la proposizione principale è accompagnata dalla proposizione subordinata, detta reggente. Un esempio è la frase: È arrivata una lettera per te.

  • Proposizioni secondarie o subordinate: le proposizioni che dipendono da un’altra proposizione In questo caso il verbo può essere può essere al modo finito (si parla di proposizioni esplicite), mentre se il verbo è al modo indefinito si dicono implicite. Le proposizioni secondarie possono essere di I grado, quando dipendono direttamente dalla principale, di II grado, se dipendono dalla secondaria di I grado, III grado se dipendono dalla secondaria di II grado e cosi via con i diversi livelli di subordinazione.

Ecco alcuni esempi:

  • Mi ha chiesto dove abito;
  • Non sappiamo dove andare;
  • Ci vedremo dopo aver cenato.


Leggi anche: Gli errori grammaticali più comuni: quali sono e come evitarli?

Le tipologie di subordinate per l’analisi del periodo

Quando bisogna fare l’analisi del periodo la difficoltà maggiore è riconoscere i diversi tipi di subordinate. Ecco le principali subordinate che esistono:

Proposizione subordinata soggettiva: fa da soggetto della proposizione reggente, introdotta da verbi impersonali.

  • nella forma esplicita si forma con che + indicativo o congiuntivo (Sembra che tutti siano d’accordo)
  • nella forma implicita con si forma con di + infinito (Spesso capita di guardare la TV)


Proposizione subordinata oggettiva: si riconosce perché funge da complemento oggetto della proposizione reggente. Anche in questo caso si possono avere:

  • forma esplicita: nelle frasi formate da che + indicativo o congiuntivo ( Aspettiamo che tu venga)
  • forma implicita: con frasi formate da di+ infinito (Credo di dover studiare)


Proposizione subordinata relativa: si riconosce perché è legata alla reggente da un pronome relativo. Può essere

  • propria quando ha valore attributivo o appositivo (Ho letto il libro che mi hai regalato);
  • impropria quando ha valore temporale, causale, concessiva, causale o condizionale (Chiamerò un idraulico che ripari il bagno)

Anche in questo caso abbiamo la forma esplicita formata da:  pronome relativo + indicativo, congiuntivo, condizionale;
forma implicita formata da participio presente o passato.

Proposizione subordinata finale: serve a capire lo scopo, il fine per cui nella reggente si svolge l’azione. Si ha:

  • forma esplicita formata da: perché, affinché + congiuntivo (Provvide a tutto affinché fossero istruiti)
  • forma implicita, formata da: per, di, a + infinito (Provvide a tutto per istruire loro)


Proposizione subordinata causale: serve a capire la causa per cui nella reggente avviene l’azione. Si ha:

  • forma esplicita formata da: perché, poiché+ indicativo (Restammo a piedi perché si ruppe il motore)
  • forma implicita formata da: participio passato o gerundio (Avendo già visto il film, ho cambiato canale)


Proposizione subordinata consecutiva: serve a indicare la conseguenza di quanto affermato nella reggente. Si ha:

  • forma esplicita in frasi formate da così, tanto che + indicativo (La mia stanza è cosi buia che devo accendere la luce anche di giorno)
  • forma implicita formata con da + infinito (Sono così contento da saltare per la gioia)


Proposizione subordinata concessiva: indica una condizione opposta rispetto a quanto si esprime nella reggente. Si ha

  • forma esplicita formata da benché, nonostante, anche se + congiuntivo o indicativo (Anche se avete perso la gara non dovete avere il broncio.)
  • forma implicita formata da pur + gerundio/ benché, sebbene, pur + participio passato (Pur avendo solo dieci anni Matteo è un ragazzo molto sveglio.)


Proposizione subordinata condizionale: indica la condizione necessaria affinché si verifichi un’azione espressa nella reggente. Si ha:

  • forma esplicita formata da se + indicativo o congiuntivo (Se ritorni presto ti aspetto sveglio a casa.)
  • forma implicita formata dal gerundio (Avendo tempo, andrei al cinema.)


Proposizione subordinata interrogativa: indica una domanda in forma diretta con i pronomi o gli aggettivi interrogativi, avverbi e congiunzioni. Si ha:

  • forma esplicita formata da indicativo, congiuntivo e condizionale (Non sappiamo se andremo a scuola o no)
  • forma implicita (Non sappiamo dove andare)


Leggi anche: Cosa sono le proposizioni? struttura e caratteristiche del periodo

Esercizi sull’analisi del periodo: frasi con esempi utili

Dopo aver visto tutte le regole per svolgimento dell’analisi del periodo, ecco alcuni esempi con esercizi sull’analisi del periodo, con diverse frasi per analisi del periodo già svolte e analizzate.

  • Nonostante l’estate sia finita, ho ancora dei compiti da finire, affinché rispetti il termine della consegna stabilito dalla professoressa.

-ho ancora dei compiti = proposizione principale
-nonostante l’estate sia finita = proposizione subordinata di 1° grado, concessiva, esplicita
-da finire = proposizione subordinata di 1° grado, relativa, implicita
-affinché rispetti il termine della consegna = proposizione subordinata di 2° grado, finale, esplicita
-stabilito dalla professoressa = proposizione subordinata di 3° grado, relativa, implicita

  • Il gatto miagola perché ha fame

-Il gatto miagola = proposizione principale
-perché ha fame = proposizione subordinata di 1° grado, causale, esplicita

  • Romolo e Remo, che si diceva fossero figli di Rea Silvia e di Marte, allevati in mezzo alle selve dal pastore Faustolo, crebbero forti e desiderosi di grandi imprese.

-Romolo e Remo…crebbero forti e desiderosi di grandi imprese = proposizione principale;
-che si diceva = proposizione subordinata di 1° grado, relativa esplicita;
-fossero figli di Rea Silvia e di Marte = proposizione subordinata di 2° grado, dichiarativa, esplicita.
-allevati in mezzo alle selve dal pastore Faustolo = proposizione subordinata di 1° grado, dichiarativa implicita.

  • Il trenò si fermò in stazione e solo in quel momento ci si accorse che non c’era nessun passeggero a bordo.

-Il trenò si fermò in stazione = proposizione principale
-e solo in quel momento ci si accorse = proposizione coordinata alla principale, copulativa
-che non c’era nessun passeggero a bordo = proposizione subordinata di 1° grado, soggettiva, esplicita.

  • Mia zia mi dice spesso che la sua famiglia è stata la prima a venire ad abitare nella zona in cui ancora oggi risiede.

-Mia zia mi dice spesso = proposizione principale
-che la sua famiglia è stata la prima = proposizione subordinata di 1° grado, oggettiva, esplicita.
-a venire = proposizione subordinata di 2° grado, relativa, implicita.
-ad abitare nella zona = proposizione subordinata di 3° grado, finale, implicita
-in cui ancora oggi risiede = proposizione subordinata di 4° grado, relativa, esplicita

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