La proposizione causale: definiamo i concetti
La proposizione causale esprime la causa di quanto avviene nella proposizione principale o reggente.
Risponde alla domanda per quale motivo?
Esempi di frasi con la proposizione causale sono:
- L’acqua traboccò, perché lo scarico della vasca era intasato.
- Mia madre si è adirata perché ho protestato.
Forme e modi verbali della proposizione causale
La proposizione causale può avere forma esplicita o implicita.
Ha forma esplicita quando è introdotta da:
- congiunzioni: perché, poiché, siccome, che;
- locuzioni congiuntive: visto che, dal momento che, in quanto.
Inoltre le proposizioni causali in forma esplicita possono avere il verbo al modo:
- indicativo: Me ne vado perché non voglio ascoltare le tue parole;
- congiuntivo: si usa nelle causali introdotte da non perché = Ti ho telefonato non perché avessi un problema, ma per sentirti;
- condizionale: esprime un’idea di possibilità e si usa anche per attenuare l’affermazione espressa = Ho alzato la mano perché vorrei giustificare la mia impreparazione.
Ha la forma implicita quando è introdotta da preposizioni per (di, a) con il verbo al modo infinito o quando è espressa con un verbo al gerundio o participio passato senza l’uso della preposizione: Vi ringrazio per avermi fatto un regalo così bello.
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L’uso delle proposizioni causali
Si può trasformare una proposizione causale da implicita ad esplicita in diversi modi:
- quando c’è identità di soggetto fra reggente e causale, la forma implicita è sempre possibile.
- quando il soggetto è diverso, nella causale implicita deve essere sempre espresso per evitare incomprensioni. Altrimenti è meglio ricorrere alla forma esplicita
Ecco degli esempi chiari:
- Avendo ancora fame, Marco comperò un panino e delle patatine.
- Essendo finite le patatine, Marco si accontentò di un panino.
- Poiché le patatine erano finite, Marco si accontentò di un panino.
Si considera inoltre una proposizione causale anche l’espressione formata da aggettivo qualificativo seguito da come e da una voce di modo finito del verbo essere.
- Alto come sei, riuscirai certamente ad arrampicarti su quel muro = Poiché sei così alto…
- Nessuno è riuscito a finire il compito di matematica, difficile com’era = Dal momento che il compito era tanto difficile…
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La proposizione finale: a quale scopo?
La proposizione finale indica il fine per cui si fa ciò che è detto nella proposizione reggente.
Risponde alla domanda: a quale scopo?
Esempi di frasi con la proposizione subordinata finale sono:
Tuo cugino ci scrive affinché lo aiutiamo.
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Forme e modi verbali da utilizzare per le subordinate finali
La proposizione finale può avere forma esplicita o implicita.
- Ha la forma esplicita quando è introdotta da congiunzioni come: affinché, perché, per far si che e ha il verbo al modo congiuntivo: Ti ricordo il tuo appuntamento, affinché tu non te lo dimentichi.
- Ha la forma implicita quando è introdotta dalle proposizioni per, a, di e dalle locuzioni al fine di, con l’intenzione di e ha il verbo al modo infinito: Ero andato al parco con l’intenzione di correre.
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Proposizione finale e causale in latino
Quante volte sarà capitato ai liceali di incappare in versioni di latino sulla proposizione finale o causale? Vediamo come si comportano la proposizione causale in latino e la proposizione finale in latino.
In latino la subordinata finale è introdotta da uti/ quo/ ne traducibili con affinché, perché. Il modo del verbo nelle finali è il congiuntivo presente o imperfetto costruito con la consecutio temporum.
Nel caso della subordinata causale invece in latino gli introduttori sono quod / quia/ quando/ cum/ praesertim cum traducibili con giacché, poiché, se è vero che. Il verbo viene coniugato al modo indicativo o congiuntivo.
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