Storia

I regni romano barbarici: quali erano e che caratteristiche avevano?

I regni romano barbarici nascono dopo la caduta dell’Impero romano d’Occidente, e sono la fusione della civiltà romana con quella barbarica. Vediamo insieme quali sono i regni romano barbarici, come si sono sviluppati e come si è riuscita a creare una forma di convivenza con il popolo romano.

i regni romano barbarici

Cosa sono i regni romano barbarici: la difficile convivenza tra romani e barbari

Dopo il crollo dell’Impero Romano d’Occidente nel 476 d.C con la morte del re Teodosio, l’Impero Romano d’Oriente sarà in vita per altri mille anni, invece i territori dell’ex Impero Romano d’Occidente vengono suddivisi in regni in mano a singole popolazioni germaniche, come i Vandali in Africa del Nord, i Franchi in Francia, i Visigoti in Spagna, i Burgundi tra Italia, Svizzera e Francia mentre in Italia ci sono gli Ostrogoti. Questi popoli barbari vivevano in tribù, erano seminomadi e non avevano leggi scritte. Inizialmente restii a mescolarsi con i barbari, dopo il III secolo alcune tribù furono accolte a Roma, iniziando la non semplice collaborazione tra romani e barbari.

Regni romano barbarici è la definizione che viene utilizzata per designare questi regni che uniscono sia la civiltà romana che quella barbarica, dato che arrivando in Italia i barbari non uccisero i romani ma iniziarono a convivere con loro.
Essendo in minoranza questa fazione dei regni barbarici ha paura di perdere la propria identità e quindi proibisce i matrimoni misti non volendo mescolarsi con i romani. Anche nelle leggi, i barbari continuano ad obbedire alle proprie, mentre i romani continuano a seguire le leggi dell’Impero romano.
I regni romano-barbarici durante la crisi e la caduta dell’Impero romano d’Occidente crearono un sistema di alleanze con i vescovi, dando solidità ai loro regni.

regno ostrogoto

Cosa sono i regni romano barbarici? definizione che viene utilizzata per designare i regni che uniscono sia la civiltà romana che quella barbarica, dato che arrivando in Italia i barbari non uccisero i romani ma iniziarono a convivere con loro pur mantenendo le loro caratteristiche, leggi e religioni.

Quali sono i regni romano barbarici?

I regni romano-barbarici che si formarono tra il V e il Vi secolo, più precisamente si utilizza come data simbolo il 31 dicembre 406, anno in cui grandi masse di barbari riesce ad entrare in Gallia e in Iberia. Tra questi ricordiamo:

  • Regno dei Burgundi e il Regno dei Franchi in Gallia;
  • Regno degli Ostrogoti in Italia;
  • Regno dei Visigoti in Gallia meridionale e nella penisola iberica;
  • Regno dei Vandali in Africa settentrionale;
  • Regni Anglo-Sassoni in Britannia.

regni romani barbarici

I re barbari riuscivano a governare soprattutto grazie all’appoggio della classe dirigente locale usando come esempio quello che restava dell’Impero romano.
Il popolo romano conservava l’amministrazione pubblica, mentre i barbari avevano il potere militare. La Chiesa in questo fu un punto di continuità tra il vecchio e il nuovo impero e mediatore tra i due popoli, barbari e romani.
Tra i popoli barbari possiamo fare una distinzione in due gruppi:

  • Franchi, Sassoni, Alamanni, Bavari: coloro che si stanziano nella Gallia del nord e in Britannia, che si pongono come invasori.
  • Visigoti, Vandali, Burgundi, Ostrogoti: si stanziano nel sud della Gallia, in Spagna e Africa e si pongono con maggior rispetto nei confronti dei romani.


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I Vandali, i barbari più violenti

Tra i regni romano barbarici il primo a formarsi fu quello dei Vandali, che occuparono l’Africa nel 429 e in circa dieci anni riuscirono a conquistare tutta la provincia. A differenza degli altri barbari i Vandali sono ricordati per aver avuto un approccio meno pacifico con i romani, perseguitando i cattolici e professando come unica fede quella ariana. Dediti spesso alla pirateria, arrivarono a saccheggiare Roma nel 455. Con la morte del re Genserico il regno dei Vandali iniziò ad indebolirsi a causa dello scontro tra re e nobili. Nel 534 poi le truppe di Giustiniano, capitanate da Belisario conquistarono il regno.

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Regno romano barbarico: i Burgundi e i Franchi

Il regno dei Burgundi, stanziati nella Francia sudorientale nel 443 durò fino al 533 e si fuse bene con il mondo romano, prendendo la loro lingua e religione. Assorbiti dal popolo dei Franchi poi la popolazione perse la sua individualità, convertendosi al cristianesimo. I Franchi, posti lungo il Reno tra il 486 e il 496, furono guidati dal re Clodoveo e si espansero in Francia e in Germania, specie grazie all’appoggio della Chiesa. Tra tutti i regni romano barbarici i Franchi furono quelli che riuscirono meglio a convivere con i romani. Lo stesso Clodoveo nel 496 si convertì al cristianesimo. Tra i regni romani barbarici e l’aristocrazia gallo-romana poi ci furono periodi di convivenza al punto da far amministrare ai romani il regno.

Inoltre in Gallia i romani riuscirono a mantenere i loro possedimenti, come le fattorie, in cambio di un tributo o delle imposte, che permisero loro di mantenere in vita la tradizione. Alla morte di Clodoveo il regno fu poi diviso tra i tre figli creando i regni di Austrasia e Neustria e i ducati di Borgogna e Aquitania. I re merovingi (dal nome del re Medoveo che governerà i Franchi fino al 751) non avevano un proprio prestigio. Il loro ruolo era infatti offuscato dai maestri di palazzo. Sarà poi verso la metà del VII secolo che l’unità territoriale fu riconquistata grazie ai maggiordomi di Austrasia, Pipino il Vecchio prima e Pipino di Héristal dopo, che sconfiggono gli avversari della Neustria.

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I Visigoti e gli Anglo-Sassoni: definiamo i concetti

I Visigoti inizialmente si stanziarono in Gallia meridionale, su decisione del governo romano. Il momento di maggiore espansione del regno ci fu con il re Eurico. Nel 507 poi i Franchi, guidati a Clodoveo sconfissero il re Alarico e conquistarono il regno, mentre in Spagna il regno dei Visigoti ebbe maggiore durata. Nel 586 il re Recaredo si convertì al cristianesimo che divenne religione di Stato, diventando il braccio destro della Chiesa e partecipando alle persecuzioni contro gli Ebrei. Nel 711 poi il regno dei Visigoti in Spagna fu conquistato dagli Arabi che sconfissero il re Roderico.
Gli Angli e i Sassoni invece si stanziarono in Britannia eliminando ogni segno della civiltà romana. Tra i popoli germanici, gli Anglosassoni furono gli unici che non cercano di avvicinarsi al mondo romano o utilizzare il latino. Solo alla fine del VI secolo la Chiesa riuscirà a riallacciare i rapporti tra l’Europa continentale e la Britannia.

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Gli ostrogoti in Italia: riassunto di uno dei più potenti tra i regni romano-barbarici

Il regno ostrogoto fu guidato dal re Teodorico in Italia, in nome del re d’Oriente Zenone. Il caso del regno ostrogoto è particolare, perché indica la perfetta convivenza tra romani e germanici. Teodorico da giovane infatti aveva vissuto come ostaggio dei romani, riuscendo ad acquisire la loro educazione. Una volta diventato re quindi, l’imperatore degli Ostrogoti cercò di mantenere in vita le leggi di Roma, con la collaborazione dei romani. Teodorico per l’Italia fu solo un funzionario amministrativo, continuando ad essere re degli Ostrogoti, mentre per i Romani aveva solo il compito di emanare ordinanze, come rappresentante dell’imperatore.

Anche Teodorico, come gli altri re dei regni romano barbarici cercò una convivenza con tra Barbari e Romani, dividendo tra loro compiti militari e amministrativi, pur dando dei limiti. Tollera il cattolicesimo ma non lo professa, accetta che i latini seguano le leggi del diritto romano ma vieta i matrimoni misti tra Romani e Goti. Per proteggere il regno dai Bizantini sposa la sorella del re dei Franchi Clodoveo, stabilendo un’alleanza romano-barbarica, creando una federazione germanica per opporsi all’espansionismo bizantino.
Preoccupato per la sete di potere dell’imperatore d’Oriente, che vuole conquistare l’Occidente alleandosi con il Papa, Teodorico inizia a perseguitare i collaboratori, arrivando a imprigionare il papa Giovanni I.
Alla morte di Teodorico nel 526 il regno venne sconvolto da diversi disordini che portarono alla morte della regina Amalasunta figlia di Teodorico. Con l’arrivo di Giustiniano poi gli Ostrogoti furono definitivamente cacciati dall’Italia.

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Regni romano germanici: le caratteristiche degli imperi e la loro convivenza

Come abbiamo anticipato inizialmente la convivenza tra barbari e romani non fu semplice.  I Romani erano molto più sviluppati culturalmente, avevano leggi scritte, una propria cultura, costruivano edifici, terme, teatri. I barbari, di contro, erano un popolo seminomade, che praticava un’agricoltura ancora molto semplice, non avevano una cultura e spesso non erano capaci di scrivere. A poco a poco riuscirono però a creare una forma di convivenza. Una volta aver diviso i compiti amministrativi, stabilendo che i Germani detenevano il potere militare, mentre i romani l’amministrazione civile, un punto d’incontro difficile fu la religione. I Germani professavano l’arianesimo, visto come un’eresia dai cattolici, che però a poco a poco riuscì a convertire gran parte delle popolazione, partendo dai loro re.
Per quanto riguarda invece la società, l’aristocrazia germanica con il tempo si fuse con quella romana, mentre le classi popolari furono sempre sottomesse ai padroni germanici o romani.

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