Maometto: biografia del profeta dell’islamismo
Maometto è passato alla storia per essere stato il profeta della religione islamica, che si scontrò con la religione cristiana durante il Medioevo. Ma chi era Maometto?
La nascita di Maometto è collocata tra il 570 e il 580 alla Mecca, da una famiglia modesta. Dopo aver svolto per gran parte della giovinezza il mestiere di cammelliere, a venticinque anni sposa una vedova molto ricca di nome Khadigiah. Grazie a questo matrimonio la vita di Maometto cambia e potendosi dedicare di più a se stesso, avendo maggiori agi, inizia a meditare e a viaggiare nel deserto.
Con il tempo Maometto si convince di essere un profeta di Dio, scelto per diffondere al meglio la sua parola, data tempo prima a Mosè. Secondo la storia infatti durante una delle sue meditazioni sul monte Hira, Maometto ebbe la visione dell’Arcangelo Gabriele che lo persuase a diventare profeta di Allah.
La storia di Maometto il profeta e la fuga a Medina
Dal 610 il profeta Maometto inizia a predicare l’esistenza di un solo Dio che giudica gli uomini al momento della loro morte, in base alle opere fatte in vita. Inizialmente la predicazione di Maometto non ha molto successo, essendo all’epoca la sua città un paese politeista, e riesce ad accerchiarsi di un piccolo gruppo di fedeli, i Dieci Benedetti, ai quali però con il tempo si aggiungono sempre più fedeli. Se da una parte Maometto si pone in contrasto con i ricchi mercanti e sacerdoti pagani dell’epoca, e con coloro che speculavano sulla povertà e sulla schiavitù, dato che proclamava l’uguaglianza degli uomini, dall’altro attira verso di sé sempre più uomini umili che vogliono scontrarsi con la classe agiata.
Dopo aver ricevuto numerose minacce nel 622 Maometto decide di spostarsi a Medina. Quest’anno viene ricordato ancora oggi dai musulmani come l’anno dell’egira, l’anno della fuga di Maometto dalla Mecca a Medina, che segna l’inizio dell’era musulmana. Durante gli otto anni trascorsi a Mediana, Maometto riesce a radunare intorno a sé molti fedeli e a diventare il capo di una società accomunata dalla stessa fede. Nonostante la sua idea di religione non prevedeva l’uso della violenza, fu costretto a ricorrere alle armi, una volta tornato alla Mecca, città che voleva rendere il centro della religione da lui promossa.
A seguito delle minacce ricevute, nel 622 Maometto si trasferisce dalla città d’origine a Yathrib, città che poi viene rinominata Medina (Città del Profeta). L’anno dell’egira, della fuga dalla Mecca, venne scelto più tardi dagli Arabi come l’anno d’inizio dell’era musulmana.
La nascita dell’Islam e la conquista della Mecca
A Medina Maometto resta circa otto anni, durante i quali affina la sua dottrina. Inizialmente la comunità ebraica non lo riconosce come profeta dell’Antico Testamento e questo porta Maometto a pensare ad una religione musulmana autonoma. Qui i delegati arabi di Yathrib, credendo ai suoi insegnamenti e al suo Dio si sottomettono a lui, ponendosi come difensori dei musulmani, per un ritorno a la Mecca. In questo modo Maometto, che ha riportato pace e ordine a Medina, diventa il capo di una società fondata su una comune fede religiosa e non più sui legami tribali, la Umma, dotata inoltre di un apparato militare e di una Costituzione di Medina, la Sahifa.
Mentre a Medina la popolazione di Yathrib si converte all’islamismo, prendendo il nome di Ansar, alla Mecca vengono requisite le proprietà dei musulmani scappati a Medina. Per vendetta i musulmani prendono ad attaccare tutte le carovane provenienti dalla Mecca, arrivando poi ad uno scontro diretto tra musulmani e meccani. La Battaglia di Badr vede la vittoria dei musulmani che vengono però sconfitti a Uhud. Hanno nuovamente la meglio, in modo definitivo nella Battaglia del Fossato. Al termine degli scontri, con la vittoria di Medina, gli ebrei sono espulsi dalla città vincitrice e molti vengono uccisi.
Successivamente, nel 630, Maometto decide di conquistare la Mecca. Uscito vincitore nella battaglia contro i Banu Hawazin a Hunayn si avvicina a Mecca e conquista villaggi, aumentando il suo potere in modo rapido. La morte di Maometto è datata 632, anno del Grande Pellegrinaggio o Pellegrinaggio dell’Addio. Non sapendo scrivere il profeta morì senza specificare chi fosse il successore alla guida della Umma, lasciando nove mogli di Maometto vedove e una sola figlia ancora in vita, Fatima. La tomba di Maometto si trova a Medina e la sepoltura avvenne nel 632 nella stanza costruita dal Profeta dopo l’Egira.
Cosa prevede la religione musulmana e alcune curiosità sul profeta Maometto
Dopo aver visto chi è Maometto, ecco alcune informazioni e curiosità aggiuntive. La dottrina professata dal profeta prevede l’esistenza di un unico Dio, Allah, che parla agli uomini tramite i suoi profeti islamici, tra i quali Maometto stesso. I musulmani credono nella vita ultraterrena che sarà lieta se in vita si sono seguiti i dogmi dei 5 pilastri, dannata se invece ci si è comportati da infedeli. L’uomo deve avere cieca fiducia in Allah e credere che ogni cosa accada per sua volontà. La totale devozione ad Allah prende il nome di Islam (da cui la parola islamismo per indicare la religione).
Ogni musulmano deve seguire i 5 pilastri di fede che sono:
- La testimonianza di fede (Shahada): credere in un solo Dio Allah e in Maometto il suo profeta;
- Pregare (Salat): pregare cinque volte al giorno per tutta la vita;
- Aiutare il prossimo (Zakat): fare beneficenza annualmente alle persone bisognose;
- Fare il digiuno (Sawm): digiunare durante il mese del Ramadan, dall’alba al tramonto, rinunciando ad ogni forma di piacere carnale;
- Fare il pellegrinaggio alla Mecca (Hajj): ogni musulmano, almeno una volta nella vita deve recarsi alla Mecca.
Il popolo islamico inoltre crede nella guerra santa e nella morte in guerra in cambio del paradiso. Inoltre il Corano, il libro sacro della religione islamica, fornisce consigli di vita che spronano ad essere umili e a perdonare le offese.
Sapevate poi che esistono due proverbi simpatici su Maometto? Il primo recita Se Maometto non va alla montagna, la montagna va da Maometto. Ma cosa vuol dire? Quale affinità c’è tra Maometto e la montagna?
Si dice che un giorno il Profeta spinto dalla folla a chiedere un miracolo, promise ai suoi fedeli che avrebbe spostato la montagna con l’aiuto di Dio. Si pose a distanza e iniziò a pregare. Dato che però la montagna non si muoveva fu il Profeta Maometto ad alzarsi e camminare verso la montagna dicendo appunto l’espressione passata alla storia: “Se la montagna non viene a Maometto, Maometto va alla montagna”.
L’altro modo di dire recita invece “Fare il miracolo di Maometto“, che significa andare a cercare qualcuno di cui non ha notizie o che non vuole essere cercato.