Storia

Il feudalesimo: le caratteristiche del sistema feudale

Riassunto e mappe concettuali per capire al meglio in cosa consiste il sistema feudale e come si è sviluppato nell’anno Mille. Il patto di fedeltà, l’espansione della società feudale e tante informazioni utili sul periodo di sviluppo del feudalesimo.

il feudalesimo

Che cos’è il feudalesimo? La nascita del sistema feudale

Quando inizia il feudalesimo? Il feudalesimo o sistema feudale è un’organizzazione che nasce in Europa con la morte di Carlo Magno, nell’814, ossia durante l’Impero carolingio e termina nel ‘900 con la nascita del sistema curtense. La forza di Carlo Magno era stata quella di creare una fitta rete di domini, controllati in gran parte dell’Europa occidentale dai suoi funzionari, che svolgevano per lui compiti politici e militari. Se però Carlo Magno era capace di tenere assoggettati sotto di sé i diversi funzionari, alla sua morte i suoi tre figli, Lotario, Ludovico il Germanico e Carlo il Calvo, tra i quali viene diviso l’impero,  non riescono a fare altrettanto e sono costretti ad assicurarsi la fedeltà dei funzionari e dei signori, proprietari delle terre, tramite un patto di fedeltà, il vassallaggio.

Il feudalesimo nel Medioevo: come si struttura il patto di fedeltà

Il rapporto di “scambio di favori” tra il re e il signore inizia quando il funzionario, chiamato vassallo, giura fedeltà al re, in cambio della sua protezione, delle terre o di qualche altra forma di ricompensa, come il titolo di conte o marchese.
Ciò che il re dona al vassallo prende il nome di beneficio o feudo. Inoltre il re può donare al proprietario terriero l’immunità, cioè il diritto di rendere immuni le proprie terre dal controllo dei funzionari responsabili del territorio, permettendo quindi ai feudatari di avere maggiore autonomia e di non pagare le tasse, il tutto in cambio della loro protezione e devozione al re.

Inizialmente il feudo, cioè il pezzo di terra concesso al vassallo, resta di proprietà dell’imperatore che alla morte del vassallo può decidere di passare a chiunque, anche non a un discendente della famiglia proprietaria del pezzo di terra. Nell’877 però con il Capitolare di Quierzy emesso da Carlo il Calvo, re dei Franchi occidentali, viene stabilito che in caso di morte del vassallo in guerra il beneficio passi direttamente al figlio. Tale atto rende ereditari i feudi anche quando il vassallo non muore in guerra, azione che viene resa effettiva nel 1037 con Corrado II, promotore della Constitutio de feudis.

Il feudalesimo in breve: il processo di espansione del sistema feudale

Dopo essere diventati padroni effettivi dei propri feudi, i vassalli iniziano a creare sotto di loro una rete sempre più fitta di collaboratori, basandosi sul fatto che spesso il proprietario del feudo è anche proprietario del pezzo di terra. L’ordinamento feudale prevede un sistema in cui vi sono: re, vassallo, valvassore, valvassino. Il patto di fedeltà tra re e vassallo è sacro e se il vassallo tradisce il re si macchia di fellonìa cioè tradimento. Durante la cerimonia di investitura il re concede al vassallo il feudo. Lo sviluppo del feudalesimo, definizione data a questo legame nato col patto di fedeltà, porta l’acutizzare degli scontri tra laici e feudatari ecclesiastici (i vescovi-conti) per la supremazia del potere, scontri che saranno alla base delle lotte tra impero e papato.
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Il processo di incastellamento e la vita nel feudo

Con l’arrivo dei nuovi invasori Slavi, Ungari, Saraceni e Vichinghi, i feudatari, non potendosi difendere, si stabiliscono nelle campagne, in cerca di maggiore protezione. Lì iniziano a costruire castelli, posti in una zona sopraelevata e circondati da fossati difensivi.
Il castello e le zone intorno, prendono il nome di curtis (corte) e vengono divise in:

  • Pars dominica: controllata dal signore e con il terreno migliore. È coltivata dai servi che in cambio hanno vitto e alloggio, i cosiddetti servi della gleba, che sono legati al pezzo di terra e non possono andarsene.
  • Pars massaricia: controllata da contadini liberi, dipendenti del signore che prendono il terreno in gestione tramite una sorta di affitto, che viene pagato spesso con i prodotti della terra. Quando poi è necessario i servi della pars massaricia compiono corvées, giornate di lavoro gratuito nella pars dominica.
  • Pars communis: parte in comune per tutti.

Il feudo crea un’economia curtense autosufficiente, dato che la società produce il necessario per vivere.

Gli ordini nel regime feudale e la figura dei cavalieri

Nel sistema feudale vi sono tre ordini al servizio dell’imperatore: coloro che pregano, coloro che lavorano e coloro che combattono.

  • Gli ecclesiastici o clerici: vescovi, monaci o preti che hanno il compito di pregare per le anime dei fedeli.
  • I contadini: hanno il compito di lavorare la terra e produrre il cibo sufficiente alla popolazione.
  • I nobili, feudatari: hanno il compito di difendere il feudo e il popolo.

In questo periodo nasce la figura del cavaliere, cioè del signore o del nobile, che appartiene a un gruppo sociale più alto degli altri, che guida l’esercito in battaglia.
La trafila per diventare cavaliere era diversa: lo si poteva essere per diritto di sangue, trovando un lavoro da scudiero e poi arrivando ai gradi più alti, o diventando prima vassallo e poi signore fondiario.

Con il tempo però l’ambiente nobiliare e automaticamente la cavalleria restringono la cerchia di coloro che possono accedervi, rendendo nobili o cavalieri solo coloro che ne avessero diritto per nascita. Questo porterà allo sviluppo delle famiglie signorili dal XI al XIII secolo.
Secondo le regole del tempo i beni di famiglia passavano di diritto al primo figlio maschio mentre i secondogeniti, i figli cadetti, spesso si univano ad altri figli cadetti provenienti da altre famiglie, diventando cavalieri erranti, spesso propensi ad atti violenti.
Sono gli ecclesiastici a controllare l’atteggiamento sbagliato dei cavalieri, ponendoli alla difesa di Chiese e proprietà ecclesiastiche, creando un codice etico che induce i cavalieri ad essere rispettosi e ad aiutare il prossimo.
Proprio grazie alla Chiesa verrà promosso uno status di cavaliere, formalizzato tramite l’adoubement, la vestizione del giovane cavaliere e nella benedizione dell’autorità ecclesiastica sul cavaliere, affinché compia atti benevoli.

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