Storia

L’ascesa al potere di Napoleone e il suo dominio sull’Europa come imperatore

Nel 1799 Napoleone Bonaparte con un colpo di stato istituì il Consolato e si fece nominare Primo Console. Ripercorriamo tutti gli avvenimenti che portarono all’incoronazione di Napoleone come imperatore dei francesi, le campagne napoleoniche e tante informazioni utili su Napoleone Bonaparte. Un riassunto efficace con video inerenti, ottimi per creare una mappa concettuale su Napoleone, in occasione di un’interrogazione.

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Napoleone Bonaparte accentra il potere nelle sue mani

La sconfitta dell’esercito francese in Egitto, e la caduta delle repubbliche sorelle aveva indebolito il Direttorio e reso più forte la figura di Napoleone Bonaparte. Infatti, di ritorno dalla Campagna d’Egitto, Napoleone fu accolto dai francesi come il solo un uomo in grado di restituire solidità al paese. Forte dell’appoggio dell’esercito e della borghesia, il 9 novembre 1799, il 18 brumaio secondo il calendario repubblicano, Napoleone organizzò un colpo di Stato, sciolse il Direttorio e istituì un governo chiamato consolato. Inoltre venne approvato, tramite un plebiscito, una nuova costituzione che conferì al primo console, cioè a Napoleone stesso, il potere esecutivo, il potere legislativo e la responsabilità di nominare i ministri e difendere la nazione. Ad altri due consoli invece venne assegnato il ruolo di consultazione.

La politica di Napoleone: riassunto della nuova organizzazione della Francia

Una volta al potere Napoleone trasformò la Francia in uno stato accentrato. Vennero posti funzionari pubblici, prefetti, sotto prefetti e sindaci, nominati dal primo console a capo dei dipartimenti dei distretti e dei comuni in cui era suddiviso il territorio francese. Durante la sua carriera politica Napoleone pose grande attenzione all’istruzione pubblica. Nel 1802 fondò i licei per istruire la futura classe dirigente e le scuole politecniche per formare ingegneri e tecnici specializzati. Dal 1806 le università passarono sotto il controllo statale. In economia Napoleone riuscì a risanare le finanze dello Stato: aumentò le imposte, introdusse tributi sugli alcolici e la tassazione sui documenti tramite l’applicazione di marche da bollo. Inoltre nel 1800 venne istituita la banca di Francia e negli 1803 fu coniata una nuova moneta, il franco germinale.

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Nasce il Codice napoleonico ad opera di Napoleone

L’elemento più importante nell’organizzazione della Francia ad opera di Napoleone fu la creazione di un Codice civile, una raccolta di leggi che regolava il diritto privato ossia rapporti dei cittadini tra di loro e tra cittadini e lo Stato. Il Codice civile, promulgato nel 1804, fu chiamato Codice napoleonico. Conteneva 2281 articoli e rispecchiava i principi sanciti dalla rivoluzione francese: veniva riconosciuta l’uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge, venivano aboliti i diritti feudali e privilegi fiscali della nobiltà e del clero.

Inoltre veniva garantita la libertà di pensiero e veniva difesa la proprietà privata. Infine venne mantenuto il divorzio, già introdotto durante la rivoluzione francese, e il diritto all’eredità fu riconosciuto a tutti i figli e non solo al primogenito. Le donne invece continuarono ad avere pochi diritti ed erano subordinate prima al padre e poi al marito. A Napoleone dobbiamo anche il Codice di commercio del 1807, il Codice di procedura civile e penale del 1808 e il Codice penale del 1810. Con Napoleone si aggiunse infine la pacificazione religiosa che contribuì a rendere più stabile lo Stato e rafforzare il potere del primo console. Infatti nel 1801, Napoleone Bonaparte stipulò con Papa Pio VII un concordato, un accordo bilaterale,  che prevedeva da parte del Papa il riconoscimento della Repubblica francese e la vendita dei beni ecclesiastici. Inoltre i vescovi avevano l’obbligo di giurare fedeltà allo Stato ed erano nominati dal primo console ma consacrati dal Papa. Tutti gli ecclesiastici infine avevano una retribuzione statale.

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Le campagne d’Italia di Napoleone Bonaparte e la nascita della Repubblica italiana

Durante la primavera del 1800, mentre organizzava lo Stato francese, Napoleone riprese la guerra contro la seconda coalizione che aveva perso l’appoggio della Russia, entrata in conflitto con la Gran Bretagna a causa di dissidi commerciali.
Con la sua armata Napoleone diede inizio alla seconda campagna d’Italia, attraversando il valico del gran San Bernardo. Dopo aver sconfitto le truppe austriache, riuscì poi a riconquistare Milano. Poco dopo, il 14 giugno, sconfisse definitivamente gli austriaci nella battaglia di Marengo in Piemonte.

Nel febbraio 1801 l’Austria chiese la pace e riconobbe alla Francia il controllo dei territori lungo la riva sinistra del fiume Reno e accettò la ricostituzione della Repubblica cisalpina che nel 1802 prese il nome di Repubblica italiana, con Napoleone presidente. Inoltre riportò alla luce la Repubblica ligure e in Toscana nacque il Regno d’Etruria, successivamente integrato nell’impero francese. Il Piemonte venne annesso alla Francia e ducati di Parma e Piacenza furono occupati dai francesi. Grazia a queste vittorie militari, nel 1802, Napoleone Bonaparte si fece nominare console a vita tramite un plebiscito e in seguito alla revisione della costituzione, il suo potere personale fu ulteriormente rafforzato.

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L’incoronazione di Napoleone come imperatore dei Francesi

Per consolidare la sua autorità Napoleone trasformò il consolato in impero. Nel maggio 1804 il Senato francese istituì la carica imperiale ed ereditaria approvata a larga maggioranza, ancora una volta tramite un plebiscito. Il 2 dicembre 1804 a Parigi nella cattedrale di Notre Dame con una cerimonia solenne Napoleone fu incoronato imperatore dei francesi da Papa Pio VII, ponendosi da solo la corona sul capo. In questo modo voleva sottolineare come la sua carica imperiale non derivasse da Dio come i sovrani dell’antico regime bensì dal consenso del popolo.

La Francia cessava di essere una Repubblica e tornava ad essere una monarchia con un sovrano assoluto che però non intendeva ripristinare i privilegi feudali ma al contrario voleva garantire i principi contenuti nel Codice civile. L’imperatore creò una nuova nobiltà, formata da ministri, senatori e ufficiali di origine borghese, che dovevano la loro la promozione sociale alle loro capacità amministrative e militari. Si occupò poi direttamente di ogni aspetto del governo e ministri erano solo esecutori dei suoi ordini. Napoleone si preoccupò anche di eliminare ogni forma di dissenso introducendo una severa censura, che colpì la stampa e la cultura, da quel momento finalizzate a esaltare imperatore. Nel 1805 la Repubblica italiana fu trasformata in Regno d’Italia in cui diventò sovrano lo stesso Napoleone; come viceré fu nominato suo figlio adottivo Eugenio di Beauharnais.

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Napoleone continua la conquista dell’Europa

Nel 1805 dopo i successi militari e l’incoronazione di Napoleone le monarchie europee furono spinte a creare la terza coalizione antifrancese. Il primo scontro avvenne nell’ottobre dello stesso anno, nella battaglia navale di Trafalgar, nel sud della Spagna, dove la flotta francese fu sconfitta dalla Gran Bretagna guidata dall’ammiraglio Nelson. Il 2 dicembre 1805 ad Austerlitz, nella Repubblica Ceca, ci fu una nuova vittoria di Napoleone che sconfisse gli eserciti di Austria e Russia. Inoltre il 1806 Napoleone creò la Confederazione del Reno, una lega di Stati tedeschi a sostegno della Francia, che decretò la fine del Sacro romano impero germanico. Nel frattempo le truppe francesi occuparono il Regno di Napoli dove Napoleone pose sul trono il fratello Giuseppe.
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Per porre fine alle conquiste francesi in Europa, Federico Guglielmo III di Prussia stipulò con la Gran Bretagna e con la Russia la quarta coalizione. Ciononostante l’esercito napoleonico riuscì a sconfiggere le truppe prussiane. Così molti territori dell’Europa centro-orientale confluirono nella Confederazione del Reno o furono affidati ai fratelli di Napoleone. Nel 1807 l’avanzata francese costrinse lo zar Alessandro I a firmare un accordo con Bonaparte che stabiliva che la zona occidentale in Europa sarebbe stata controllata dalla Francia e quella orientale dalla Russia. Poi dal 1808 al 1809 le truppe francesi invasero lo Stato pontificio e anche territori dell’Italia centrale si aggiunsero ai domini dell’impero.
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Napoleone contro la Gran Bretagna: nasce il blocco continentale

Dopo le numerose vittorie portate avanti ed essere divenuto imperatore dei francesi, a Napoleone Bonaparte restava un solo nemico, la Gran Bretagna. Consapevole della superiorità navale inglese nel 1806 decise di danneggiare economicamente il dominio inglese tramite il blocco continentale. Esso consisteva nel divieto imposto ai paesi annessi e alleati dell’impero francese di commerciare con la Gran Bretagna. Aderirono a questo provvedimento anche la Russia, la Prussia, la Spagna e la Danimarca. Tuttavia per la Francia era però impossibile controllare tutte le coste europee e di conseguenza si diffuse il contrabbando. Il blocco continentale poi non colpì l’America e l’Asia dove si concentravano i maggiori interessi commerciali britannici. La Gran Bretagna quindi non subì gravi danni dall’iniziativa di Napoleone, al contrario i paesi coinvolti nel blocco rimasero sprovvisti di materie prime che prima acquistavano dagli inglesi.

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Napoleone invade la Spagna e la sua potenza raggiunge l’apice

Nel 1807 Napoleone per colpire il Portogallo, alleato degli inglesi che non aveva aderito al blocco continentale, invase la Spagna affidando il trono al fratello Giuseppe, già capo del Regno di di Napoli, dove invece subentrò il generale Gioacchino Murat marito della sorella Carolina Bonaparte. Il popolo spagnolo scatenò contro i francesi una lunga guerra, promossa da nobili e clero e supportata militarmente ed economicamente dalla Gran Bretagna. Nel 1812 poi le forze di opposizione ripristinarono le Cortes spagnole, antiche assemblea rappresentativa e promulgarono la costituzione di Cadice, il documento che si ispirava alla costituzione inglese e a quella francese del 1791 che proclamava una monarchia costituzionale.
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L’Austria per vendicarsi della sconfitta di Austerlitz nel 1809 stipulò un patto con la Gran Bretagna formando la quinta coalizione antifrancese. Invase la Baviera, alleata di Napoleone, ma i francesi riportarono una nuova vittoria a Wagram poco lontano da Vienna. Con gli accordi di pace l’Austria cedette alla Francia molti territori e per suggellare la pace Napoleone, che aveva divorziato dalla prima moglie, nel 1810 sposò Maria Luisa, figlia dell’imperatore d’Austria dalla quale ebbe il primo erede maschio che prese il titolo di re di Roma, a sottolineare la volontà di Napoleone di creare un unico impero universale sotto la sua dinastia. Tra il 1810 e il 1812 l’Impero francese con i suoi Stati vassalli, tutti guidati dai membri della famiglia Bonaparte, toccò la massima espansione. Infatti solo la Gran Bretagna, la Russia, la Prussia e l’impero ottomano mantenevano l’autonomia.

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Aumenta il malcontento dei francesi contro Napoleone

Durante il dominio di Napoleone Bonaparte ci fu un breve periodo di pace. Tuttavia i francesi iniziarono ad essere stanchi delle continue campagne napoleoniche che sottoponevo il paese a grandi sacrifici. Anche gli Stati vassalli iniziarono a dare segni di insofferenza per il controllo amministrativo, le forti tasse e la leva obbligatoria imposta per fornire uomini all’esercito di Napoleone. Inoltre i francesi favorivano i borghesi e nobili mentre la maggior parte dei contadini continuava a vivere miseramente. Infine il blocco continentale, imposto da Napoleone, danneggiò ulteriormente i commerci della Francia e dei paesi sudditi causando di conseguenza un aumento del malcontento e le aspirazioni dei popoli all’indipendenza.

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