Elisabetta I e il problema religioso in Inghilterra
Dopo la morte di Edoardo VI salì al potere Maria Tudor, figlia di Enrico VIII e Caterina D’Aragona. La regina, moglie di Filippo II era di fede cattolica e così come il marito attuò violente persecuzioni contro i protestanti, tanto da essere denominata Maria la Sanguinaria.
Nel 1558, alla sua morte le succedette Elisabetta I Tudor, figlia di Enrico VIII e Anna Bolena, la seconda moglie del re. La sovrana era di fede anglicana e una volta salita al potere si occupò per primo del problema religioso, dato che come Filippo II era convinta che l’unità religiosa fosse indispensabile per raggiungere l’unità politica. Attuò così una soluzione di compromesso e perfezionò la Chiesa anglicana:
- ribadì il ruolo della Chiesa del sovrano;
- mantenne l’episcopato, l’organo collegiale dei vescovi;
- impose Trentanove articoli di fede, su cui basava la dottrina calvinista;
- istituì il Libro delle preghiere comuni, che seguiva la liturgia cattolica;
- escluse i cattolici dalle cariche pubbliche.
Nonostante il malcontento dei calvinisti più intransigenti, chiamati puritani, e i cattolici, Elisabetta I, regina d’Inghilterra, riuscì ad ottenere l’unità religiosa. Nel 1570 però fu scomunicata da Papa Pio V, che l’accusò di eresia.
Nel frattempo Maria Stuart, regina di Scozia, di fede cattolica, si era rifugiata in Inghilterra dopo essere stata cacciata dal suo regno dai calvinisti. In Inghilterra fu coinvolta in diversi complotti organizzati dai cattolici per spodestare la regina Elisabetta I che dopo aver tenuto prigioniera per 18 anni Maria Stuart, nel 1587 la condannò a morte.
Elisabetta I d’Inghilterra dona splendore al suo regno
Durante il lungo periodo da sovrana, dal 1558 al 1603, Elisabetta I fece sì che l’Inghilterra vivesse un periodo florido. L’economia inglese conobbe un forte sviluppo nell’industria tessile e siderurgica. Venne incentivata in agricoltura la recinzione che resi privati molti terreni comuni che invece in precedenza erano utilizzati dai villaggi per la coltivazione e l’allevamento. Rese così floride le aziende agricole in cui i proprietari investivano i capitali per aumentarne la produttività. Come conseguenza negativa però ci fu l’impoverimento di molti contadini al quale però durante il regno di Elisabetta I si cercò di ovviare con leggi per l’assistenza ai bisognosi.
Oltre all’agricoltura anche i commerci ebbero un periodo di forte prosperità. Vennero istituite le prime compagnie commerciali che, con il permesso della regina, potevano sfruttare in modo esclusivo il commercio con zone come la Russia e l’Impero ottomano.
In cambio la corona riceveva una percentuale sui guadagni.
Una delle compagnie più celebri che nacque in quel periodo fu la Compagnia delle Indie Orientali che dal 1600 inaugurò scambi con l’India.
Nel 1585 l’esploratore Walter Raleigh arrivò in Nord America, denominando Virginia la terra su cui approdò, in onore di Elisabetta I, la regina vergine. Si narra infatti che la regina non avesse mai avuto rapporti e che non ebbe figli propri. I figli della regina Elisabetta I, a detta della stessa, erano gli abitanti del suo regno.
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L’Inghilterra di Elisabetta I contro l’Invincibile Armata di Filippo II
Durante la seconda metà del ‘500 ci fu un forte contrasto tra Elisabetta I, di fede anglicana e Filippo II di fede cattolica. I rapporti tra i due erano tesi per via delle diverse fedi religiose, ma la situazione si incrinò ulteriormente nel 1585, quando Elisabetta I, regina d’Inghilterra, si schierò apertamente contro i calvinisti dei Paesi Bassi in rivolta contro la Spagna, fornendo loro aiuti militari. La condanna a morte della cattolica Maria Stuart e le continue incursioni dei pirati inglesi contro le navi spagnole e sulle coste dei domini di Filippo II spinsero il re cattolico a dichiarare guerra all’Inghilterra.
Lo scontro avvenne nel 1585, quando dopo aver allestito una flotta di 130 navi e 30000 soldati, l’Invincibile Armata per la sua imponenza.
Nell’estate del 1588 però l’Armata spagnola fu colta da una forte tempesta della quale approfittarono gli inglesi che riuscirono a fermare gli spagnoli non permettendo loro di entrare sulle coste dell’Inghilterra, che dal suo canto dimostrò che sarebbe potuta diventare una forte potenza navale.
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Le leggende su Elisabetta I d’Inghilterra: tutte le curiosità da scoprire
Oltre ad essere stata una grande regina, Elisabetta I è passata alla storia per tantissime voci e dubbi che circolavano sul suo conto, alcuni evidentemente falsi, altri che invece per molto tempo non hanno trovato una vera risposta. Ecco alcune delle curiosità legate ad Elisabetta I Tudor:
- La regina era in realtà un uomo? Secondo alcune voci dietro gli abiti della regina si celava in realtà un uomo. Già all’epoca della sua giovinezza infatti i maestri di corte credevano che Elisabetta I fosse un ragazzo, non solo per il suo aspetto fisico, ben poco femminile, ma soprattutto per la sua intelligenza, non in linea con quella di una donna (secondo i pareri dell’epoca).
- Scelse di non sposarsi mai, per non aver un regnante che potesse controllarla. Inoltre, spinta dall’adorazione che nel suo paese avevano della Madonna, scelse di farsi considerare dal suo popolo come la “regina vergine”.
- Secondo altre voci la scelta di non sposare nessun uomo era riconducibile al fatto che in realtà la regina Elisabetta I fosse innamorata di un uomo sposato, Robert Dudley.
- Per apparire sempre giovane, anche con l’avanzare dell’età, usava truccare il viso con prodotti a base di carbonato di piombo e glassa d’uovo. A lungo andare però questi prodotti, che le donavano un volto di porcellana, le deteriorarono la pelle corrodendo il viso. Il rossetto a base di mercurio invece sarebbe stato l’artefice di irritabilità e depressione che colpì la regina negli ultimi anni della sua vita.
Di seguito un video con tante altre curiosità.
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