Storia

La riforma protestante: Martin Lutero e la riforma della Chiesa nel XVI secolo

Chi era Martin Lutero e come nasce la riforma luterana? Di seguito tantissime informazioni utili per conoscere notizie in più sulla Riforma protestante. Un riassunto completo ottimo per ripassare in vista di un’interrogazione o semplicemente per conoscere al meglio tutti gli elementi che hanno portato al rinnovo della Chiesa dopo il Medioevo.

lutero

La crisi della Chiesa del XVI secolo

Così come nel Medioevo anche nel XIV secolo la Chiesa visse un periodo di tumulti e sentiva il bisogno di una riforma che la riportasse agli ideali di povertà e semplicità. All’epoca cardinali e vescovi erano accusati di vivere nel lusso, mentre i parroci, che spesso sceglievano la strada della fede per interessi e non per vocazione, erano rozzi e ignoranti. I pontefici inoltre erano molto interessati a rafforzare il potere temporale e per questo cercavano in tutti i modi di aumentare il loro prestigio, partecipando a guerre, stringendo alleanze o finanziando opere artistiche.

Spesso poi i papi appartenevano a famiglie in vista come i Medici e i Borgia e esercitavano il nepotismo, aiutando i parenti a raggiungere posizioni di spicco. La corruzione all’epoca era molto diffusa e per poter vivere nel lusso la Chiesa praticava la simonia, cioè la vendita delle cariche ecclesiastiche e la vendita delle indulgenze, la cancellazione delle pene commesse in vita. Le indulgenze che in origine si ottenevano con azioni di penitenza, come elemosine, preghiere e pellegrinaggi venivano ora ottenute con il denaro, che il fedele versava per ottenere il perdono.

la riforma protestante

Martin Lutero cosa ricordare: Attraverso le 95 tesi Lutero denuncia la vendita delle indulgenze in Germania. Egli poi elabora la Riforma luterana secondo cui la salvezza dell’uomo si raggiunge solo con la fede. Per le sue idee viene scomunicato dal Papa e messo al bando dall’imperatore.

La Riforma protestante: quando ha avuto inizio e come si diffonde?

Papa Leone X aveva bisogno di finanziamenti per costruire la basilica di San Pietro a Roma. Quindi nel 1517 indisse un’importante vendita delle indulgenze per raccogliere i fondi. In Germania la gestione della concessione delle indulgenze fu affidata al principe Alberto di Hohenzollern, che pagando assunse il titolo di arcivescovo di Magonza. In tal modo parte del ricavato delle vendite andò al principe che pagò i debiti con i banchieri contratti per l’acquisto del titolo, l’altra metà invece fu usata per finanziare l’edificazione di San Pietro.

Il traffico di denaro diede voce a un grande scandalo in Germania. Il 31 ottobre del 1517 in monaco agostiniano Martin Lutero (vero nome Martin Luder, che si dice fu modificato per sembrare più accademico) affisse alla porta della cattedrale di Wittenberg in Sassonia 95 tesi, brevi affermazioni in cui denunciava pubblicamente la vendita delle indulgenze. Per Lutero tale mercato dimostrava la decadenza morale del clero che era per lui inutile, perché solo Dio e non la Chiesa poteva perdonare i peccati commessi dall’uomo in vita. Martin Lutero poi inviò una copia delle tesi all’artefice dello scandalo, l’arcivescovo di Magonza.

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Chi era Martin Lutero? Vita e notizie sul promotore della Riforma protestante

Lutero aveva compiuto studi giuridici e insegnava teologia all’Università di Wittenberg. Aveva quindi una profonda conoscenza delle Sacre Scritture ed era convinto che il rinnovamento della Chiesa dovesse iniziare partendo da quanto era scritto nella Bibbia. L’anno cruciale per Lutero fu il 1505, precisamente il 2 luglio, quando al ritorno ad Erfurt, la città dove studiava, incappò in un forte temporale, e fu quasi ucciso da un fulmine. L’avvenimento lo segnò così tanto da spingere Martin  Lutero a far voto a Sant’Anna, promettendo che se fosse sopravvissuto si sarebbe dedicato a Dio e avrebbe preso i voti.
Egli elaborò una dottrina che prese il nome di riforma luterana che porterà poi alla riforma protestante;  inoltre l suo matrimonio con Katharina von Bora, un’ex monaca, fu da esempio per il matrimonio clericale, dando l’opportunità al clero protestante di sposarsi
Il luteranesimo prevedeva alcuni punti chiave, che erano:

  • la salvezza poteva essere raggiunta solo tramite la fede; qualunque azione buona o spendere soldi per avere un posto in paradiso non serviva, perché solo Dio poteva concedere il perdono;
  • la Bibbia era l’unico strumento per avvicinarsi a Dio; non servivano quindi intermediari come sacerdoti o vescovi.
  • da sette sacramenti si passava a due, quelli istituiti da Gesù: il battesimo, utile per entrare nella comunità cristiana, e l’eucarestia, il modo attraverso cui Cristo si manifestava ai fedeli, tramite il pane e il vino;
  • la riforma di Lutero criticava la confessione, perché il credente doveva instaurare un dialogo personale con Dio, senza un sacerdote posto a giudicare i peccati;
  • non erano previsti preti o vescovi ma solo pastori, fedeli che guidavano altri credenti a celebrare la messa e i sacramenti. I pastori poi potevano sposarsi e avere figli ma anche divorziare, poiché il vincolo del matrimonio non era sacro;
  • erano aboliti il culto della Vergine e dei santi.


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Oltre le Novantacinque tesi: le altre opere di Lutero

Tra le opere da ricordare di Lutero segnaliamo:

  • Piccolo catechismo di Lutero: scritto nel 1529, è un catechismo utile per l’istruzione religiosa dei minori e di tutti coloro che volevano avvicinarsi al luteranesimo. Sono raccolti i Dieci comandamenti, il Padre Nostro, il Credo e i sacramenti di Battesimo ed Eucarestia;
  • Dottrina dei due regni: opera che raccoglie un sermone di Lutero, in cui dimostrava che la vita terrena fosse governata da Dio con la sua mano sinistra, mentre il mondo divino fosse governato con la sua mano destra, dal Vangelo e dalla grazia divina.
  • Catechismo Maggiore di Lutero: testo del 1529, è una raccolta di testi scritti da Lutero e testi sacri della Bibbia. Di questa raccolta fanno parte i Dieci Comandamenti,  il Padre Nostro, il Credo apostolico, e i sacramenti del Battesimo e della Comunione. È un testo adatto agli adulti, scritto in un linguaggio più complesso.
  • Articoli Smalkalde: scritto nel 1527 con l’obiettivo di essere presentato alla Lega di Smalcalda, principi protestanti del Sacro Impero Germanico, affinché potessero confrontarsi con i monarchi cattolici.


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Il Papa e la Chiesa contro la riforma luterana

La dottrina predicata da Lutero suscitò la reazione della Chiesa di Roma. Nel 1520 infatti Leone X emanò la bolla Exsurge Domine (traducibile in Levati, o Signore) in cui erano condannate le 95 tesi e Lutero era minacciato di scomunica se non avesse rinunciato alle sue convinzioni.
Lutero di conseguenza rispose bruciando pubblicamente la bolla e alcuni libri di diritto canonico. L’anno successivo il Papa lo scomunicò.
Successivamente l’imperatore Carlo V, preoccupato che il contrasto religioso potesse indebolire l’unità politica dell’Impero intervenne e nel 1521 invitò Martin Lutero ad un confronto pubblico, in una dieta convocata a Worms.

Lutero partecipò ma rifiutò per due volte di rinunciare ai suoi principi e fu messo così al bando, una pubblica condanna annunciata da un banditore, che comportava la cacciata della persona dallo Stato.
In risposta il principe Federico di Sassonia gli offrì la sua protezione e lo nascose nel castello a Wartburg. Lutero rimase sotto la protezione del principe per un anno dedicandosi alla traduzione della Bibbia in tedesco, che fino a quel momento era letta solo in latino.
Per Lutero infatti era fondamentale che tutti i fedeli potessero leggere autonomamente le Sacre Scritture e comprenderle senza bisogno dell’interpretazione dei sacerdoti. Ad aiutare la diffusione di Martin Lutero e la riforma protestante ci fu la stampa. La traduzione della Bibbia e le altre opere del monaco furono stampate in molte copie e conquistarono molti consensi.

pace di augusta

Martin Lutero cosa ricordare: La riforma di Lutero fu appoggiata dai principi che volevano acquisire maggior potere. Di conseguenza scoppiò un conflitto tra i principi tedeschi e Carlo V. Nel 1555 fu firmata la pace di Augusta che sancì la libertà di culto sia della fede cattolica che protestante.

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I cristiani protestanti: Müntzer e la ribellione dei contadini

La Riforma di Lutero coinvolse oltre il campo religioso anche l’ambito sociale. I contadini tedeschi ad esempio videro la possibilità di liberarsi dai tributi che dovevano versare alla Chiesa di Roma e dai feudatari. ù
Guidati da un ex sacerdote Thomas Müntzer i contadini diedero vita a un movimento che in nome dell’uguaglianza e della fratellanza tra gli uomini aboliva le tasse riscosse dalla Chiesa e gli obblighi feudali.
Inoltre, sempre ispirati dalla riforma cattolica portata avanti da Lutero scatenarono rivolte violente spinti dalla voglia di combattere le usurpazioni dei signori e rivendicarono la costruzione di una società dove non ci fossero differenze sociali e non esistesse la proprietà privata.
Lutero condannò la rivolta dei contadini perché minacciava l’ordine sociale che lui invece non aveva mai messo in discussione.
Giustificò l’intervento armato dei principi contro i contadini che soffocarono nel sangue le ribellioni. Lo scontro avvenne nel 1525 in Turingia, dove i contadini furono duramente sconfitti e Müntzer fu ucciso. Il promotore della riforma protestante morì il 18 febbraio 1546 a Eisleben, la sua città natale.

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La storia di Martin Lutero: i principi tedeschi a favore della riforma

Oltre ai fedeli e ai contadini, Martin Lutero ottenne il sostegno dei principi tedeschi che non erano spinti ad avvicinarsi alla religione protestante non per motivi religiosi ma politici-economici. Essi infatti videro in Lutero e la riforma protestante la possibilità di impadronirsi dei tributi che il popolo versava alla Chiesa e delle terre degli ecclesiastici. Inoltre i principi approfittarono dell’astio tra Lutero e Carlo V per rafforzare la propria autonomia nei confronti dell’Impero.
L’appoggio dei principi a Lutero costrinse re Carlo V a convocare delle assemblee per risolvere il contrasto religioso. Nel 1529 durante la dieta di Spira diede l’ordine ai principi che sostenevano la Riforma si sottomettersi al cattolicesimo.
Loro si rifiutarono con un ufficiale documento di protesta, da cui nacque poi il termine di Riforma protestante, per simboleggiare la riforma luterana.
Nel 1530 durante la dieta di Augusta, Carlo V intimò i principi ribelli di tornare al cattolicesimo, ma, l’anno dopo si allearono nella lega di Smalcalda.

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La pace di Augusta: l’accordo tra cattolici e protestanti

Il contrasto tra le forze imperiali cattoliche e i principi protestanti sfociò poi nella guerra. A Carlo V fu chiaro che non si sarebbe trovato un accordo e così nel 1555 decise di firmare con i principi la pace di Augusta. Questo atto ammetteva la coesistenza di due fedi religiose in Germania, la cattolica e la protestante. In città sotto il controllo dell’imperatore erano ammesse entrambe, nei territori controllati dai principi invece loro imponevano il proprio credo.
La pace di Augusta stabilì la divisione religiosa in Germania e il rafforzamento del potere dei principi.
Quali erano poi le maggiori differenze tra cattolici e protestanti?

  • i cattolici credevano nel purgatorio, nella preghiera e nei santi. I protestanti invece non credevano nei santi e per loro Maria è solo la madre fisica di Gesù.
  • Per i cattolici le donne non potevano diventare sacerdoti, mentre per i protestanti le donne non possono far parte del clero ma lavorare in altre aree.
  • I cattolici avevano feste religiose come Natale, Quaresima e Pasqua. Mentre i giorni sacri per i protestanti erano solo Natale e Pasqua.


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