Letteratura

Umberto Saba: vita, opere e poetica dell’autore

Chi è Umberto Saba? Quali sono le sue opere e il suo pensiero? Di seguito abbiamo raccolto tante informazioni su Umberto Saba, vita e opere dell’autore in un riassunto chiaro e tanti video informativi che ti aiuteranno a comprendere meglio la sua poetica

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Umberto Saba: biografia dell’autore

Il 9 marzo 1883 nasce a Trieste Umberto Saba, pseudonimo di Umberto Poli, da padre veneziano e madre di origine ebraica. Il padre abbandona la famiglia, così il piccolo Saba  è affidato ad una contadina slovena. Il forte legame affettivo che instaura con la giovane balia, influenzerà negativamente  la sua infanzia, e gran parte della sua vita in cui sarà spesso tormentato da periodiche crisi depressive. Anche se i suoi studi furono brevi ed irregolari, Saba non mancò però di costruirsi da autodidatta un proprio orizzonte culturale e poetico, in cui gli echi della cultura tedesca (Nietzsche e Freud avranno per lui grande importanza) si innestano nella lirica italiana sette-ottocentesca di Parini, Foscolo e Leopardi.

Il carattere individuale del suo apprendistato spiega gli scarsi contatti con i movimenti letterari del tempo: Saba non fu né futurista né crepuscolare, ignorò i miti dannunziani e le ricerche della poesia simbolista. Nel 1905 si trasferì a Firenze, dove entra in contatto con gli ambienti letterari della “Voce”, una rivista sulla quale furono pubblicate molte delle sue liriche, ma a causa della scarsa sintonia con il gruppo, ben presto si allontana. Nel 1909 sposa Carolina Wölfer, la Lina che poi canterà nei suoi versi insieme alla figlia Linuccia. Nel corso della Prima guerra mondialefu chiamato alle armi, fino alla fine degli scontri, quando una volta tornato a Trieste aprì una libreria antiquaria e si allontanò dalla sua patria natia durante la Seconda guerra Mondiale perché era ebreo. Muore a Gorizia nel 1957.

La poetica di Umberto Saba: il suo pensiero

Il classicismo di Saba ha profonde radici culturali e psicologiche; date le sue origini, si trovava lacerato tra tradizioni culturali e linguistiche diverse (la cultura austriaca, quella italiana, quella ebraica). Tenendosi lontano da tutte le correnti culturali, Umberto Saba ha una poetica personalissima che mette insieme i modelli della tradizione e la cultura dell’inconscio, la dimensione autobiografica e la celebrazione del quotidiano. Egli è mosso da un difficile equilibrio interiore che lo spinge a volersi sentire “una parte del tutto”, a ricongiungersi agli uomini della vita di tutti giorni dominati dal dolore e dalle passioni. Gran parte dell’opera sabiana può essere letta come il tentativo di trovare un equilibrio che attenui lo scontro tra le due componenti opposte dell’animo del poeta, che possiamo definire come eros e thanatos, ovvero “principio di piacere” e “principio di realtà”.

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Poesie di Umberto Saba: una panoramica delle sue opere

Nonostante sia contemporaneo dell’ Ermetismo,  la poesia di Saba, è definita “anti-ermetica”; Umberto Saba con le poesie aspira alla massima chiarezza, il linguaggio è chiaro e vicino alla prosa, e il suo pensiero affonda le radici nella psicoanalisi di Freud. Nel 1910 pubblica la sua prima raccolta di versi, Poesie e poco più tardi Quello che resta da fare ai poeti. Dopo una profonda crisi coniugale con la moglie Lina, nel 1912 pubblica il suo secondo libro in versi, Coi miei occhi nota come Trieste e una donna, legato in gran parte alla crisi che stava vivendo. Allo scoppio della Prima Guerra mondiale è chiamato sotto le armi, e dopo essere tornato a Trieste, al termine del conflitto, stende la prima versione del Canzoniere. Nel 1921 infatti, pubblica la prima edizione del Canzoniere, in cui raccoglie e riordina tutta la produzione precedente.

La rivista “Solaria” pubblicherà Preludio e fughe (1928), una delle sue raccolte più significative e poi Parole (1934) . Nel 1945 si dedica alla seconda edizione del Canzoniere e subito dopo alle raccolte Ultime cose, Mediterranee, Quasi un raccontino, ma anche alle prose con Scorciatoie e Raccontini. Saba è ormai conosciuto e apprezzato. Tra la primavera e l’autunno del 1953 scrive Ernesto, l’unico suo romanzo, purtroppo rimasto incompiuto, che vedrà la luce solo dopo la sua morte nel 1975 per volontà della figlia Linuccia.

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Il Canzoniere di Umberto Saba

Umberto Saba, a partire dal 1913, organizza tutti i suoi componimenti in un’unica raccolta poetica intitolata Il Canzoniere. L’opera si configura così come una sorta di autobiografia del poeta e il titolo rimanda al Canzoniere di Petrarca, per sottolineare come l’opera sia un racconto della sua interiorità. L’opera è divisa in tre volumi, il primo pubblicato nel 1921 che raccoglieva tutte le produzioni precedenti, il secondo nel 1948 e l’ultimo, pubblicato successivamente, nel 1961. Ogni volume è dedicato alle diverse fasi della vita del poeta: la giovinezza, la maturità e la vecchiaia. Il tono dei componimenti è spesso semplice e colloquiale, così come il linguaggio chiaro, comprensibile e vicino al parlato.

La capra di Umberto Saba è una poesia che fa parte della sezione Casa e campagna del Canzoniere, delle liriche composte tra il 1909 e il 1910. Il poeta racconta un aneddoto, all’apparenza privo di senso, ovvero l’incontro con una capra, che lo porta a riflettere sul dolore di vivere che accomuna umani ed animali. Quello che il poeta infatti definisce è un parallelismo tra il lamento dell’animale e la sua stessa angoscia.

Un’altra celebre poesia è A mia moglie di Umberto Saba scritta nel 1910 e facente parte della sezione del Canzoniere intitolata Casa e campagna. Grande poesia d’amore che Saba scrive per la moglie Lina, subito dopo aver litigato con lei in seguito ad una profonda riflessione che lo avvolge dopo essere rimasto solo nella loro casa di campagna. La particolarità di questa poesia è quella che Saba si rivolge alla moglie paragonandola agli animali di una fattoria, similitudini che per quell’epoca suscitarono scandalo provocando alcuni commenti ironici.

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Umberto Saba: gli ultimi anni e la sua fedeltà alla tradizione

Per contrapporsi alla poesia contemporanea, Saba trova riferimenti certi e sicurezza restando fedele ai moduli poetici della tradizione ottocentesca. Nel Canzoniere emergono alcuni componimenti che meglio rappresentano il legame che ha unito Saba a Trieste, sua città natale. L’attaccamento e la fedeltà alla sua città sono ben testimoniate da Trieste, poesia che fa parte della sezione del Canzoniere, Trieste e una donna (1910-1912), in cui emerge tutto l’amore del poeta per la sua amata città. Di seguito vi proponiamo Trieste di Umberto Saba con analisi e spiegazione della poesia.

Della terza edizione del Canzoniere fanno parte due importanti poesie, entrambe della sezione Mediterranee:  Amai e Ulisse di Umberto Saba. Nella poesia Amai che allude ad un’esplicita dichiarazione poetica, il verbo “amare” è posto in evidenza all’inizio di ogni strofa, e la rima fiore/amore cela un profondo significato che permetterà di svelare le verità più profonde dell’animo umano. A concludere il gruppo di Mediterranee c’è la poesia Ulisse di Umberto Saba in cui il poeta recupera il mito classico di Ulisse. Nonostante sia alla soglia della vecchiaia, Saba, continua il suo viaggio per raggiungere nuove mete non accontentandosi dell’approdo, perché la vita può ancora offrirgli verità da scoprire.

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