Letteratura

Alessandro Manzoni: vita e opere dell’autore

Chi è Alessandro Manzoni? Quali sono state le sue maggiori opere e il suo pensiero? Di seguito abbiamo raccolto tantissime informazioni su Alessandro Manzoni, vita e opere dell’autore raccolte in un riassunto accurato, perfetto se si vuole creare una sintesi su Alessandro Manzoni, o una mappa concettuale in vista di un’interrogazione.

alessandro manzoni

Riassunto su Alessandro Manzoni: la vita

Alessandro Manzoni è il più importante esponente del Romanticismo italiano. La sua vita lo porta a confrontarsi con le idee dell’Illuminismo, con gli sconvolgimenti dell’età napoleonica, con le battaglie risorgimentali italiane. I Promessi sposi sono il suo capolavoro e il primo romanzo italiano moderno.
Alessandro Manzoni nasce a Milano nel 1785. Figlio del conte Pietro Manzoni e Giulia Beccaria (nipote dell’illuminista Cesare Beccaria), viene mandato a studiare in diversi collegi religiosi, ma in polemica con il suo ambiente. si appassiona agli ideali dell’Illuminismo diventando un sostenitore della rivoluzione francese. Fra 1805 e il 1810 vive con la madre a Parigi, dove conosce importanti intellettuali; nel 1808 sposa Enrichetta Blondel, di fede protestante. In quegli anni la religione diventa un tema di riflessione sempre più centrale per il poeta che nel 1810 si converte al cattolicesimo. Questa conversione porta Manzoni a rifiutare tutte le poesie scritte fino a quel momento e intraprendere nuovi progetti.

Gli anni tra Milano e Firenze di Manzoni

Rientrato a Milano Manzoni diventa un punto di riferimento per gli intellettuali lombardi. Fra il 1812 e il 1827, nel periodo di più intenso sviluppo del Romanticismo italiano, compone poesie, tragedie e la prima stesura del romanzo I promessi sposi, intitolata Fermo e Lucia. Nel 1827 trascorre con la famiglia un periodo a Firenze per conoscere la lingua fiorentina, considerata la più adatta a diventare la lingua della futura Italia unita. Gli anni seguenti sono per lo scrittore un periodo di lutti familiari. Tra il 1833 e il 1839 muoiono la moglie di Alessandro Manzoni, quattro figli e la madre. Queste brutte esperienze contribuiscono ad aggravare la depressione di cui Manzoni soffriva fin da giovane. Nel 1840 l’autore inizia la pubblicazione della versione definitiva de I promessi sposi, che si concluderà due anni dopo, e si risposa con una nobildonna milanese Teresa Borri Stampa. Onorato come il massimo scrittore italiano vivente, nel 1861 viene nominato senatore a vita e muore a Milano nel 1873. In suo onore l’anno seguente Giuseppe Verdi compose la Messa da Requiem.

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Alessandro Manzoni: bibliografia dell’autore

Dopo la sua conversione Alessandro Manzoni abbandona le opere dallo stile classico e si dedica alla composizione delle sue opere più significative. Tra il 1812 e il 1822 scrive cinque Inni sacri, poesie di contenuto religioso, legate alle principali festività cristiane. Essi rispecchiano la sofferta adesione dell’autore al cattolicesimo, ma anche il desiderio di dare voce a un sentimento collettivo e non a un’emozione lirica individuale. La più famosa di queste poesie è l’ultima La Pentecoste, dopo la quale il progetto viene abbandonato.

Risalgono poi al 1821 le due odi di argomento storico-civile: Marzo 1821 e 5 maggio entrambe legata alla morte di Napoleone Bonaparte. Alla storia sono legate anche altre due opere di Alessandro Manzoni, due tragedie, il conte di Carmagnola, opera del 1820, ambientata all’epoca delle lotte tra i mercenari italiani, e Adelchi, del 1822, ambientata invece ai tempi di Carlo Magno e della guerra contro i Longobardi. Manzoni rinnova il genere tragico, rifiutando le unità di tempo, di luogo e di azione. I temi che sviluppa anticipano quelli del romanzo, la storia è una successione di drammi insensati in cui i buoni sono destinati ad essere soppressi  dai potenti e dai malvagi; ma in essa agisce una forza positiva, la provvidenza divina, che segue un disegno a noi sconosciuto e garantisce un trionfo del bene.

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Panoramica delle opere di Alessandro Manzoni, I Promessi sposi e Storia della Colonna Infame

Fra il 1821 e il 1823 Manzoni si dedica al genere allora di moda, il romanzo storico e scrive una prima versione dei Promessi sposi la cui prima edizione, detta Ventisettana, uscirà nel 1827. L’opera ha un grandissimo successo, ma Manzoni inizia un lungo processo di revisione linguistica e stilistica che si conclude solo nel 1840-42, anno dell’uscita definitiva del romanzo (la Quarantana). In questi stessi anni Alessandro Manzoni scrive alcune opere di carattere storico e filosofico. La principale è la Storia della colonna infame, pubblicata insieme all’edizione definitiva dei Promessi sposi. La Storia della colonna infame di Manzoni prende spunto da un errore giudiziario, che porta alla condanna di due innocenti ritenuti untori, avvenuto a  Milano ai tempi della peste, che viene descritta negli ultimi capitoli del romanzo.


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La poetica di Alessandro Manzoni e il Romanticismo

Come abbiamo detto, Manzoni è il più portante esponente del Romanticismo italiano. La sua adesione al movimento romantico è evidente in particolare nell’attenzione che egli presta alla storia e nell’ispirazione cristiana delle sue opere. In una famosa lettera indirizzata a un amico, il marchese Cesare d’Azeglio, Manzoni dichiara di aver aderito al Romanticismo perché gli scrittori romantici si proponevano «l’utile per iscopo, il vero per soggetto e l’interessante per mezzo». Secondo lui quindi l’opera letteraria doveva avere utilità sociale, e non solo essere un’occasione di intrattenimento; doveva raccontare vicende reali o verosimili, legate alla storia, e queste vicende dovevano essere interessanti, cioè suscitare la partecipazione emotiva de lettore.

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