Letteratura

Vincenzo Monti: riassunto sulla vita e le opere dell’autore

Chi è Vincenzo Monti? Quali sono state le sue maggiori opere? Di seguito abbiamo realizzato un riassunto su Monti, poeta e scrittore del periodo della Restaurazione, al centro della storia italiana. Una sintesi utile, con video informativi.

vincenzo monti riassunto

Vincenzo Monti: riassunto della vita dell’autore

Vincenzo Monti nasce nel 1754 da una famiglia di proprietari terrieri tra Fusignano e Alfonsine, in provincia di Ravenna. Dopo essere stato accolto nell’Accademia dell’Arcadia nel 1775, nel 1778 si trasferisce a Roma, dove rimarrà fino al 1797. Qui si cala con successo nei panni del poeta cortigiano, ottenendo il favore di protettori illustri. Nel periodo romano scrive diverse opere: i Pensieri d’amore, ispirati alla lettura dei Dolori del giovane Werther, capolavoro di Goethe, e i primi quattro canti della Bassvilliana o In morte di Ugo da Bassville, un francese ucciso dai controrivoluzionari, per condannare la ferocia della rivoluzione francese.

Una poesia a servizio del presente: Monti poeta

La poesia di Monti, che raggiunge risultati migliori nelle traduzioni e nei testi brevi, ispirata a fatti storici o esperienze personali, costituisce una costante celebrazione del presente. Vissuto in un periodo storico di profondi e ripetuti capovolgimenti politici, Monti cambia continuamente posizione, accettando il punto di vista dei vincitori e mettendo così in discussione la propria credibilità. Ma anche nelle composizioni civili le circostanze politiche particolari restano un riferimento superficiale, solo un’occasione buona per fare poesia. In questi casi Monti diventa, come ha scritto il critico Francesco De Santis, il segretario dell’ufficio dell’opinione pubblica dominante.

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Monti: da poeta a storiografo

Nel 1797 Monti, poeta ormai affermato, si trasferisce a Milano. Qui abbandona le posizioni controrivoluzionarie espresse nella Bassvillania e si propone come poeta ufficiale della Repubblica cisalpina, fondata nello stesso anno da Napoleone Bonaparte, al quale dedica diverse opere: il poemetto La Musogonia, Alla maestà di Napoleone e il Bardo della Selva Nera. Durante questo periodo Monti raggiunge il culmine del suo successo: gli è affidata una cattedra a Pavia, viene nominato poeta ufficiale del governo e storiografo del Regno d’Italia. In questi anni il poeta sviluppa interesse per le traduzioni dei classici, soprattutto dell’Iliade. Dopo la caduta di Napoleone, Monti celebre un nuovo corso degli eventi: diventa così il poeta della Restaurazione, cioè del ritorno degli austriaci a Milano e in Italia. In questo periodo Vincenzo Monti compone Il mistico omaggio e Il ritorno di Astrea. Muore a Milano nel 1828.

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