La Shoah: il significato del termine nella storia
La parola Shoah significa letteralmente catastrofe, ed indica essenzialmente lo sterminio degli ebrei, avvenuto durante il governo nazista di Hitler, quando più di sei milioni di ebrei furono uccisi, dal 1933 al 1945. Ma per quale motivo gli ebrei passarono ad essere ben inseriti nella società, come durante la Repubblica di Weimar ad essere perseguitati? Come accadde, quello che è passato alla storia anche come Olocausto? Se devi svolgere una ricerca sulla Shoah è importante conoscerne le cause.
Hitler infatti portò avanti il suo odio per gli ebrei per due motivi:
- credeva che gli ebrei fossero la causa della sconfitta della Germania durante la Prima Guerra Mondiale;
- era convinto che gli ebrei (ma in realtà anche gli omossessuali o qualunque individuo non ‘perfetto’), fossero una razza inferiore rispetto a quella ariana (la tedesca) e che quindi dovevano essere sterminati.
Come si diffonde la teoria di Hitler tra i tedeschi? Le idee del Führer furono diffuse al popolo grazie al suo libro, Mein Kampf («La mia battaglia»), dove era espressa la teoria di un mondo purificato.
Le persecuzione degli ebrei vide il luogo di massima espressione nei campi di concentramento, specie quelli di Auschwitz,
Mauthasen, Dachau, Treblinka, Bergen Belsen, ma nacquero campi di concentramento in tutta Europa, anche in Italia, a Bolzano e Trieste.
In particolare lo sterminio degli ebrei in Italia venne perpetrato dai fascisti che con diverse reggi razziali escludevano gli ebrei dalle scuole.
Dalla Shoah all’antisemitismo: il significato dell’odio razziale
Antisemita ha il significato di ‘odio nei confronti delle persone ebree’, che ha radici già nel Medioevo. Durante il governo di Hitler però l’odio razziale si acutizza, a causa delle continue propagande di Hitler contro gli ebrei, che proponeva un mondo perfetto e ‘pulito’. La persecuzione degli ebrei fu associata a diverse leggi emanate dal Führer:
- nel 1933 i nazisti iniziarono le prime persecuzione degli ebrei;
- nel 1935 con le leggi di Norimberga gli ebrei iniziano ad essere esclusi dalla società, non possono più sposare i tedeschi e svolgere attività semplici, come andare in bicicletta;
- nel 1936 agli ebrei viene proibito di svolgere lavori autorevoli come il medico o l’avvocato;
- nel 1938 con la notte dei cristalli vengono distrutti i simboli ebraici, dai negozi alle sinagoghe.
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Riflessioni sulla Shoah: il Giorno della Memoria
La deportazione degli ebrei nei campi di concentramento, ma in generali gli orrori della Shoah meritano di non essere dimenticati. E proprio per ricordare il momenti in cui, 77 anni fa, le truppe sovietiche riuscirono a liberare gli ebrei dal campo di Auschwitz, viene celebrato ogni anno, il 27 gennaio, il Giorno della Memoria, una commemorazione dello sterminio degli ebrei, delle vittime della Shoah e di tutte le sofferenze da loro patite nel corso del regime nazista. Il Giorno della Memoria nasce per volere dell’assemblea generale delle Nazioni Unite il 1 novembre 2005, in onore delle vittime ebree, ma non solo. Dal 20 luglio 2000 l’Italia commemora il Giorno della Memoria, mentre il primo paese a ricordare le vittime della soluzione finale fu la Germania, nel 1996.
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