Letteratura

I Promessi Sposi: riassunto dettagliato dei capitoli

Hai bisogno di conoscere nel dettaglio tutto quello che accade nel capolavoro di Alessandro Manzoni, i Promessi Sposi? Di seguito abbiamo raccolto tantissime informazioni dettagliate su tutti i capitoli dei Promessi Sposi, in un riassunto accurato con tanti video informativi.

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I Promessi sposi: riassunto in nuclei narrativi

Volendo fare un riassunto dei Promessi sposi di Alessandro Manzoni è possibile scomporre la trama del romanzo in sei nuclei narrativi principali, in cui protagonisti sono Renzo Lucia, o insieme o separatamente. All’interno di questi sei nuclei narrativi ci sono poi tre digressioni, nelle quali i due protagonisti non compaiono:

  • la storia di Geltrude,
  • quella dell’Innominato,
  • la carestia, la guerra e la peste.

Il primo nucleo narrativo: i due protagonisti insieme nel paese

Sulle sponde del lago di Como, due bravi, al servizio di Don Rodrigo intimano a Don Abbondio di non celebrare il matrimonio tra Renzo Travaglino e Lucia Mondella. Il curato torna a casa spaventato e racconta tutto a Perpetua, la sua serva. Quando Renzo va a trovarlo per gli ultimi preparativi nuziali, con varie scuse il prete rifiuta di celebrare il matrimonio, ma alla fine si lascia scappare che è stato Don Rodrigo a ordinagli di non farlo. Agnese, madre di Lucia, consiglia di chiedere soccorso ad un avvocato, Azzecca-garbugli, mentre la figlia manda fra Galdino a chiedere aiuto a padre Cristoforo. Renzo viene malamente cacciato da Azzecca-garbugli, che si scoprirà essere amico di Don Rodrigo.

Accorre invece Padre Cristoforo, di cui si racconta che si chiamava Ludovico e che aveva ucciso, da giovane, un suo aggressore, prima di farsi frate. Padre Cristoforo si reca da Don Rodrigo per farlo ravvedere, e al castello lo trova a cena con il podestà, con il cugino Attilio e con l’Azzecca-garbugli; ma il successivo colloquio tra i due resta senza risultati. A questo punto Agnese consiglia a Renzo e Lucia di organizzare un matrimonio clandestino. Lucia disapprova ma alla fine si convince che è l’unica soluzione. I due testimoni saranno Gervaso e Tonio. Nel frattempo Don Rodrigo organizza il rapimento di Lucia. Ma quando i bravi arrivano alla casa di Agnese e Lucia, di notte, la trovano vuota poiché le due donne nello stesso momento sono a casa di Don Abbondio per tentare il matrimonio di sorpresa. Anche in questo caso Don Abbondio si rifiuta e i due fidanzati cercano rifugio insieme ad Agnese al convento di padre Cristoforo, che li fa fuggire. Con «l’addio ai monti» da parte di Lucia si chiude il capitolo otto.

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Il secondo nucleo narrativo: le vicende di Lucia a Monza

In un riassunto dei Promessi Sposi è importante ricordare che i capitoli IX e X sono interamente dedicati a Lucia e alle sue vicende a Monza e alla figura di Geltrude, la monaca di Monza. Renzo e Lucia si separano. La ragazza va a Monza con la madre, nel convento di Geltrude. Qui avviene la prima digressione: nella parte finale del capitolo IX e buona parte del capitolo X si racconta la storia di Geltrude e della sua monacanza forzata. La donna, costretta sin da giovanissimo a farsi monaca per volere del padre, entra in convento senza vocazione e si dedica a una vita scellerata. Qui ha un amante, Egidio, e si rende colpevole dell’assassinio di una giovane suora.

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Il terzo nucleo narrativo: le avventure di Renzo a Milano

Il terzo nucleo narrativo comprende in parte gli stessi capitoli del secondo nucleo, ma vede come protagonista Renzo, occupato nei tumulti di Milano. Renzo giunge a Milano con la lettera per padre Bonaventura, ma non la consegna perché attratto dai tumulti per il pane. Dopo il saccheggio ai forni, viene assalita la casa del vicario di provvisioni. Renzo aiuta i sostenitori di Antonio Ferrer, che aveva fissato un basso prezzo del pane e diventa protettore della folla. Stanco, si reca all’osteria della Luna Piena, accompagnato da una spia della polizia in incognito, e si rifiuta di dare il proprio nome all’oste, ma lo dice dice senza volerlo, al suo accompagnatore. L’oste quindi va a denunciare  Renzo al palazzo di giustizia.

Alla mattina Renzo viene arrestato ma riesce a fuggire grazie all’aiuto della folla. Giunto a Gorgonzola, in un’altra osteria, ascolta da un mercante la storia dei tumulti e la notorietà che egli stesso acquisito in città. Fugge di nuovo per tutta la notte, attraverso campi e boschi, finché raggiunge l’Adda, il fiume che fa da confine tra il Ducato di Milano e la Repubblica di Venezia. Dorme in una capanna e all’alba passa il fiume per recarsi nel territorio di Bergamo dal cugino Bortolo. Del terzo nucleo narrativo fa parte la seconda digressione, l’incontro del conte zio con il padre provinciale e la storia dell’Innominato, nei capitoli XVIII e XIX. Attilio si rivolge al conte zio per avere l’aiuto contro padre Cristoforo, colpevole di proteggere un ribaldo, Renzo, il cui mandato di cattura è arrivato sino al paese. Il conte zio convince il padre provinciale dei Cappuccini a trasferirlo, e così padre Cristoforo è mandato a Rimini. Allora Don Rodrigo, nel frattempo informato che Lucia è nel convento di Geltrude, si rivolge all’Innominato per avere aiuto. Il capitolo 19 è dedicato alla storia dell’Innominato.

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Quarto nucleo narrativo: l’incontro tra Lucia e l’Innominato

Don Rodrigo ottiene l’appoggio dell’Innominato. Attraverso Egidio, Geltrude viene convinta a far uscire Lucia dal convento. In questo modo la ragazza è rapita dal Nibbio, un aiutate dell’Innominato. Quest’ultimo però è già pieno di turbamenti e di rimorsi. La ragazza, portata al castello, viene affidata a una vecchia serva. Durante la notte l’Innominato, che non riesce a dormire, si reca a trovare Lucia ed esce sconvolto dal suo incontro. La ragazza, rimasta sola, fa voto di castità se riuscirà a salvarsi. l’Innominato passa la notte insonne. Al mattino sente un’aria di festa e le campane suonare. Tutti stanno andando incontro al cardinale Federico Borromeo in visita pastorale in un paese vicino. Anche l’Innominato si reca da lui, ormai convertito.

I due decidono il modo migliore di salvare Lucia. Don Abbondio viene mandato al castello vicino insieme a una brava donna. Lucia viene liberata e  dapprima portata a casa del sarto, poi al suo paese natio. Il cardinale in visita pastorale al paese di Lucia rimprovera Don Abbondio per non aver celebrato il matrimonio. Poi Lucia va a Milano presso donna Prassede e Don ferrante. Fra Agnese e Renzo, che nel frattempo ha cambiato nome per sfuggire alle ricerche della polizia, in Antonio Rivolta, si svolge una faticosa corrispondenza. Del quarto nucleo narrativo fa parte la terza digressione, che affronta i temi della carestia, della guerra, della peste e dell’arrivo dei Lanzichenecchi. Don Abbondio, Perpetua e Agnese fuggono nel castello dell’Innominato, che ha organizzato la difesa. Dopo 23,24 giorni, i tre tornano alle loro case che trovano saccheggiate. Intanto inizia a diffondersi la peste, portata dalle truppe tedesche. Qui le autorità milanesi si dimostrano inadatte a fronteggiarla. L’11 giugno 1630 si tiene una processione che accelera la diffusione del contagio. Inizia la caccia agli untori.
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Quinto nucleo narrativo: Milano è colpita dalla peste

Mentre Don Rodrigo a Milano è colpito dalla peste e, tradito dal suo luogotenente, il Griso, viene portato al lazzeretto, Renzo nel Bergamasco si ammala, ma guarisce e decide di andare in cerca di Lucia. Torna dunque al paese e trova la sua casa semidistrutta e la vigna inselvatichita. Va da un amico che lo ospita. Poi parte per Milano, a cercare la casa di donna Prassede. Arriva nella città sconvolta dalla peste, assiste a episodi di pietà e di orrore. Giunto poi a casa di don Ferrante e di donna Prassede, insiste per avere informazioni su Lucia anche dopo che gli è stato detto che ella è stata portata al lazzaretto. Viene perciò scambiato per un untore e si salva saltando su un carro dei monatti. Si reca al lazzaretto, dove incontra padre Cristoforo, che, per quanto colpito dalla peste, continua a curare gli ammalati. Assiste con lui all’agonia di don Rodrigo e lo perdona.

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Sesto nucleo narrativo: i due protagonisti di nuovo insieme

Finalmente Renzo ritrova Lucia, che ha avuto la peste ma è in via di guarigione. Ella tuttavia vuole rimanere fedele al voto di castità fatto nel castello dell’Innominato. Renzo ricorre allora a padre Cristoforo, che scioglie il voto. Poi il giovane lascia il lazzaretto e sotto una pioggia purificatrice torna al paese. La peste finisce e nel frattempo Agnese torna al paese. Insieme, la donna e Renzo aspettano Lucia che, uscita dal lazzaretto con una buona vedova che la protegge, rientra finalmente, dopo la quarantena, al borgo natio. Don Abbondio, anche lui guarito dalla peste, fa resistenza al matrimonio finché non gli giunge la notizia della morte di Don Rodrigo. L’erede di costui, un marchese che ha preso possesso del palazzotto, facilita le nozze, che vengono finalmente celebrate. Dopo il matrimonio, Renzo, Lucia e Agnese si trasferiscono nel Bergamasco, dove il giovane diviene un imprenditore nel campo della seta. Alla prima figlia viene dato il nome di Maria.

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