Grammatica

Rime: cosa sono e le tutte le tipologie

A cosa servono e cosa sono le rime? Di seguito abbiamo raccolto tantissime informazioni su tutte le tipologie di rime. Una guida utile per imparare e a riconoscere le rime più note, come la rima baciata o alternata, e anche quelle più difficili da trovare all’interno della poesia, come le rime oblique.

rima

Definizione di rima: che cos’è  e a cosa serve?

La rima consiste nella ripetizione di parole a fine verso, partendo dall’ultima parola accentata (come nel caso di prigiòni e intenziòni, o génte e sènte). Le poesie in rima sono tipiche delle prime produzioni letterarie, mentre nella poesia moderna spesso la rima non è presente.
La parola rima deriva dal latino rhythmus, e riguarda tutti i componimenti che si basano non più sulla metrica quantitativa, ma su criteri come il numero di sillabe del verso e l’accento.
La rima consiste quindi nell’identità di suono con cui terminano due parole in più versi, partendo dall’ultima vocale tonica, cioè accentata.
A cosa serve la rima? In poesia la rima viene utilizzata per stimolare l’attenzione di chi legge o ascolta, facilitando la memorizzazione.

I tipi di rime: quali sono e come si realizzano

In poesia esistono diversi tipi di rima:

  • rima baciata: segue lo schema metrico AA, BB, CC. Si ha quando rimano tra loro due versi consecutivi;
  • rima alternata: segue lo schema metrico ABAB, CDCD. Si ha quando il primo verso rima con il terzo e il secondo con il quarto;
  • rima incrociata: segue lo schema metrico ABBA, CDDC, si ha quando in una quartina, i due “esterni” e i due “interni” rimano tra loro, come nel sonetto;
  • rima incatenata: segue lo schema metrico ABA BCB CDC. È conosciuta anche come rima dantesca, perché il primo ad utilizzarla fu Dante Alighieri nella Divina Commedia. Esempi di rime incatenate sono la rima ripetuta o replicata (che segue lo schema ABC ABC, e la rima invertita, che segue lo schema ABC CBA.


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Altre tipologie di rime e le rime imperfette

Oltre alle varie tipologie più conosciute per mettere insieme parole in rima, ci sono altri rime poetiche, che possono essere utilizzate anche all’interno del verso e non alla fine.

  • la rima interna: si ha quando la rima è tra l’ultima parola del verso e una parola all’interno dello stesso verso. Un esempio è un verso di Lavandare di Giovanni PascoliLo sciabordare delle lavandare“;
  • le rima al mezzo: si ha quando la rima è tra l’ultima parola del verso e un’altra posta nel verso precedente o seguente. Un esempio è presente nella poesia di Giacomo Leopardi, Il passero solitario:

    Odi greggi belar, muggire armenti;
    gli altri augelli contenti, a gara insieme
    per lo libero ciel fan mille giri.

Inoltre ci sono le cosiddette rime imperfette date da:

  • assonanza: si ha quando le sillabe finali di due parole hanno stesse vocali ma diverse consonanti: cantare/ dolore.
  • consonanza: si ha quando le sillabe finali di due parole hanno stesse  consonanti ma diverse vocali: nostra / finestra.


Per fare rime occorre ripetere suoni consonantici o vocalici, o entrambi. La rima può quindi essere assonante, ma non è la regola. L’assonanza è utile per creare un’altra tipologia di rima, la rima inclinata, formata da parole che hanno suoni simili, ma non uguali.
Esistono poi:

  • rime oblique: che associano suoni vocali simili a suoni consonantici dissimili;
  • rima equivoca: si ha quando due parole sono uguali dal punto di vista del significato ma non nella funzione grammaticale;
  • rima identica: si ha quando sue parole sono uguale nel suono e nel significato;
  • rime al mezzo: dove le parole in rima non sono in chiusura di verso, ma possono essere anche a metà del verso;
  • rima grammaticale: vengono messe in rima parole che hanno lo stesso valore grammatica (aggettivo con aggettivo, verbo con verbo).
  • rima derivativa: la rima è tra una due parole di cui una deriva dall’altra (pegno, impegno);
  • rima ipermetra: dove una parola sdrucciola fa rima con una piana (come in molte poesie di Montale e Pascoli);
  • rima semantica: si ha quando le parole sono legate tra loro dallo stesso suono e dallo stesso significato (o significato opposto).

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