Storia

La guerra fredda, la crisi di Cuba e la guerra di Corea: significato e cronologia degli avvenimenti

Una sintesi sulla storia della guerra fredda. Cosa significa e quali furono i motivi degli scontri? Di seguito abbiamo raccolto tante informazioni sulla guerra fredda, il periodo di tensione avvenuto tra USA e URSS che non sfociò mai in un vero e proprio scontro diretto, ma che portò allo scoppio della guerra di Corea e della rivoluzione di Cuba, capeggiata da Fidel Castro. Un riassunto ricco di informazioni utili e video informativi.

guerra fredda

Cosa si intende per guerra fredda? Definizione dei concetti

Il significato di guerra fredda è uno stato di tensione fra Stati Uniti e Unione Sovietica che non portò mai a un vero e proprio scontro armato ma fu portato avanti solo con minacce e provocazioni.  L’inizio della guerra fredda è collocato nel 1945, mentre la fine della guerra fredda è collocata all’inizio degli anni 90, quando l’Urss si sciolse. Durante questi anni di scontri si crearono due fazioni opposte che però non concorrevano allo stesso livello e probabilmente, a differenza di quanto si crede, il mondo non rischiò mai una vera e propria terza guerra mondiale.

La guerra di Corea: come inizia e quali conseguenze ha?

La guerra di Corea fu il primo momento di tensione internazionale dopo la seconda guerra mondiale. La penisola coreana, già possedimento giapponese, dopo il 1945 era stata divisa, lungo la linea del 38º parallelo, in due parti, la parte filocomunista a nord, a sud invece la parte filoamericana. Ma per opporsi alla divisione, nel 1950 i nordcoreani oltrepassarono il 38° parallelo. Gli americani inviarono truppe e mezzi in aiuto della Corea del sud ricacciando indietro gli invasori, mentre l’Urss e la Cina, pur senza dichiarare guerra apertamente agli USA, aiutavano la Corea del Nord. Dopo tre anni di guerra e circa 2 milioni di morti la guerra si concluse nel 1953, senza mutamenti territoriali. La divisione del paese in due dura ancora oggi.

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Le conseguenze della guerra fredda: la corsa agli armamenti

I due blocchi nella guerra fredda l’USA  e l’URSS pur non dichiarandosi guerra apertamente, continuarono a rinnovare i propri arsenali militari, pronti a sconfiggere gli avversari. A causa della corsa alle armi nella guerra fredda aumentarono le spese in entrambi i paesi e nell’URSS aumentò la repressione contro gli oppositori politici che furono portati nei Gulag, campi di concentramento sovietici. Per aumentare il controllo vennero rafforzati i fermi da parte della polizia, e anche tramite i mezzi di comunicazione veniva esaltato il modello comunista. Negli Stati Uniti invece, spinti dalla paura della guerra fredda, si creò un clima di intolleranza e di sospetto. Molti, accusati a torto o a ragione di simpatie comuniste, vennero emarginati e perseguitati o per esempio vennero privati del lavoro. La caccia ai comunisti, fu definita caccia delle streghe.

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Dalla distensione alla crisi: la creazione del muro di Berlino

Con la morte di Stalin, nel 1953, alla guerra fredda si alternarono momenti di tranquillità. I più gravi momenti di crisi furono le rivolte di Berlino e Cuba . Nel 1961 tra i due settori in cui fu divisa la città di Berlino le autorità tedesche fecero costruire un muro, che separò dall’ora per quasi trent’anni Berlino est a Berlino ovest, e che passerà alla storia come il muro di Berlino. L’intento era quello di impedire la fuga dei tedeschi dell’est verso il più ricco Occidente. Il muro di Berlino col suo filo spinato, le torrette di guardia, i poliziotti armati e pronti a sparare contro i fuggiaschi, divenne presto il simbolo più significativo e tragico della guerra fredda.

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La crisi di Cuba e la figura di Fidel Castro

Ancora più seria fu l’anno successivo, la crisi di Cuba, un’isola del centro America, dove nel 1959 un giovane rivoluzionario di nome Fidel Castro aveva rovesciato una dittatura militare sostenuta dagli USA. Il successo della rivoluzione cubana preoccupava gli Stati Uniti che sul centro America esercitavano la loro supremazia e temevano che i paesi dell’America Latina vedessero in Cuba un modello da imitare e per questo, nel 1961, appoggiarono il tentativo di sbarco del controrivoluzionari a Cuba. La spedizione però non ebbe gli effetti sperati e Castro rese Cuba una Repubblica socialista sotto la protezione della storica nemica degli Stati Uniti, l’Unione Sovietica. Nel 1962 l’Urss, guidata dal Primo Ministro Nikita Krusciov, installò nell’isola basi missilistiche: una seria minaccia per i vicini Stati Uniti. Il presidente americano John F. Kennedy reagì ponendo intorno a Cuba un blocco navale, pronti a far fuoco sulle navi sovietiche che si fossero avvicinate. Per qualche giorno il mondo visse nel terrore di una guerra nucleare, ma poi il buon senso prevalse e la soluzione si risolse con i sovietici che smantellarono le loro basi a Cuba e gli Stati Uniti che diedero l’indipendenza al Paese.

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