Letteratura

La Coscienza di Zeno: riassunto e analisi dell’opera di Italo Svevo

Di seguito un’accurata analisi del romanzo di Italo Svevo, La Coscienza di Zeno. La trama, un riassunto degli avvenimenti e l’analisi dei personaggi, con tanti video informativi utili per conoscere al meglio uno dei massimi capolavori della letteratura novecentesca.

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La Coscienza di Zeno di Italo Svevo

La Coscienza di Zeno si afferma nella seconda metà degli anni venti, come uno dei massimi capolavori di Italo Svevo nella letteratura novecentesca. I letterati e i critici trascurano completamente i primi due romanzi sveviani: Una Vita (1887) e Senilità (1896); L’indifferenza e il silenzio degli interpreti, feriscono profondamente Italo Svevo, che provato da un simile insuccesso, si ritira in un lungo periodo di silenzio narrativo. Grazie agli incoraggiamenti di Joyce, agli interventi di Montale e alla lettura dei testi freudiani, Svevo ricava una rinnovata eccitazione inventiva che lo conduce, tra il 1919 e il 1922 alla stesura del suo terzo romanzo, La Coscienza di Zeno; L’opera di gran lunga più impegnativa e fondamentale della sua carriera letteraria, fu pubblicata nel 1923.

Struttura dell’opera e trama de La Coscienza di Zeno

Il protagonista del terzo romanzo è un inetto, Zeno Cosini; egli è assillato da malattie immaginarie di origine nervosa, ed è incapace di stabilire un rapporto con la realtà che lo circonda. La struttura del testo è innovativa, infatti La Coscienza di Zeno è un’opera di intonazione autobiografica che si finge scritta dallo stesso personaggio principale, Zeno Cosini. Tutti i capitoli del romanzo, eccetto che per l’ultimo, sono concepiti quali memorie dettate da Zeno per il volere di un anonimo Dottor S., il medico che lo tiene in cura.

La Coscienza di Zeno narra in prima persona la vita di Zeno Cosini. Il protagonista per guarire dal vizio del fumo, scrive un’autobiografia sotto suggerimento del suo psicoanalista. Le pagine che scrive, vengono poi pubblicate dal medico, come forma di vendetta nei confronti del suo paziente, per essersi divincolato dalla cura. La trama dell’opera è frazionaria, poiché il riemergere dei ricordi non segue un ordine lineare ma oscilla tra il passato e il presente. La tessitura del romanzo è affidato ad un’unica voce, quella del narratore-personaggio (Svevo-Zeno) che da un lato racconta di sé, come attore dei fatti ricordati e dall’altro sovrappone e interseca alle sue memorie, i propri commenti spesso ironici e divertenti.

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La Coscienza di Zeno: analisi dei personaggi

Il romanzo è strutturato in vari capitoli, e data la complessità dell’impianto narrativo, la successione di ognuno di essi non rispecchia un reale ordine cronologico, piuttosto allude al tempo interiore dell’autore. Per meglio comprendere l’intreccio del romanzo, vi proponiamo un riassunto breve de La Coscienza di Zeno coi personaggi principali del romanzo:

  • Zeno Cosini il protagonista, è un uomo debole, incapace di vivere, e col vizio del fumo che si sposa, non per amore ma per integrarsi meglio nella società borghese. Spinto dalla sua sofferenza e disagio, cerca una cura per il suo malessere;
  • Dottor S. è lo psicanalista, che aiuta Zeno a guarire dalla sua malattia. Il personaggio non ha un nome, si pensa che possa essere ispirato a Sigmund Freud o al medesimo autore Italo Svevo;

  • Silva Cosini, padre di Zeno, con cui il protagonista ha un rapporto conflittuale e di distacco. L’indifferenza mostrata nei confronti del padre ancora vivente, lo avvolgerà poi in un profondo senso di colpa dopo la sua morte;
  • Ada Malfenti, cognata di Zeno e moglie di Guido Speier. È la donna che non ricambia l’amore di Zeno.
  • Augusta Malfenti, la consorte di Zeno. Una donna non bella quanto Ada ma che infonde tranquillità e sicurezza al marito;
  • Giovanni Malfenti, il suocero di Zeno, che veste il ruolo di un secondo padre per il protagonista;
  • Guido Speier, cognato di Zeno e marito di Ada Malfenti. Avversario e rivale in amore per Zeno.

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Riassunto per capitoli della Coscienza di Zeno

Zeno Cosini è apparentemente l’ennesimo antieroe sveviano; si presenta al principio del romanzo con i tratti dell’inetto, allo stesso modo di Alfonso Nitti ed Emilio Brentani. In prima persona, sollecitato dal Dottor S., egli scrive e racconta confusamente una propria autobiografia. Le memorie sono radunate in blocchi narrativi suddivisi in cinque episodi: Il vizio del fumo, La morte del padre, Il matrimonio, La lunga avventura extra-coniugale, L’impresa commerciale avviata con il cognato. La Coscienza si apre con la Prefazione (firmata dal Dottor S.) e con il Preambolo; nel primo vero capitolo del romanzo, intitolato Il fumo, Zeno illustra i numerosi e fallimentari tentativi fatti per smettere di fumare, e scopre che il fumo fu per lui sempre associato a un’idea di libertà. Nel secondo capitolo, La morte di mio padre, tenta di spiegare i difficili rapporti con l’autoritaria figura del padre. Da una parte emerge la rabbia per i rimproveri paterni, dall’altra Zeno è pervaso dal rimorso per il poco affetto dato e ricevuto negli anni in cui il padre era ancora vivo.

Il terzo capitolo, La storia del mio matrimonio, ruota intorno all’improvvisa decisione di Zeno di sposarsi. Dopo aver conosciuto Giovanni Malfenti, uomo d’affari triestino, Zeno inizia a frequentare la sua casa e la sua famiglia. Si innamora così di una delle quattro figlie di Malfenti, Ada, la più bella; la donna  però è innamorata di un altro, Guido Speier. Il protagonista si dichiara ad Ada, da cui viene rifiutato. Si rivolge allora anche alle tre sorelle con la stessa proposta di matrimonio. L’unica ad accettare è Augusta, la meno affascinante. In questo capitolo ritorna l’inetto dei due romanzi Una Vita e Senilità, in cui il protagonista si lascia trascinare dagli eventi senza essere in grado di scegliere. Nel quarto capitolo, La moglie e l’amante, il protagonista trova una giovane amante, Carla. La storia con la giovane donna però è destinata a finire a causa dell’indecisione di Zeno.

Storia di un’associazione commerciale, è il titolo del quinto capitolo. Narra della collaborazione tra Guido Speier e Zeno. Guido accumula ingenti debiti nella sua attività commerciale, e per riguadagnare l’affetto della famiglia inscena la sua morte, ma qualcosa va storto. Così Zeno, l’apparente inetto, riesce a mettere in sesto i conti dell’associazione  guadagnandosi così il rispetto ed l’ammirazione della famiglia. L’ultimo breve capitolo dell’opera, Psicoanalisi, ha la forma di un diario; registra l’avvenuta guarigione di Zeno, mentre intorno a lui esplode la Prima Guerra Mondiale.

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La Coscienza di Zeno: considerazione finale

La Coscienza di Zeno di Italo Svevo illustra una vicenda psicologica e biografica molto diversa dagli altri romanzi.  Alfonso ed Emilio sono stati descritti come personaggi bloccati nella propria condizione di stallo e vittimismo; Zeno invece, riesce a riscattarsi dalla propria inettitudine. Zeno Cosini ha saputo conoscere meglio degli altri sé stesso, in tal modo riesce ad interpretare la vita senza essere vittima delle proprie ambizioni o illusioni. La sua “immaginaria malattia”, in realtà si rivela la sua “salute”. Egli conclude infatti affermando che i veri “malati” sono gli uomini che paiono “sani”, come il cognato Guido e il suocero Malfenti; ovvero coloro che non hanno interesse nel guardare dentro e fuori dal proprio animo, perché mossi solo dalla brama di successo.

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