Dacia Maraini: biografia di un’autrice al servizio delle donne
Dacia Maraini è nata a Fiesole, in provincia di Firenze, il 13 novembre 1936, protagonista della letteratura italiana come autrice femminile e non solo; scrittrice di poesie, sceneggiatrice e autrice di racconti per bambini, Dacia Maraini nel corso della sua vita si è prodigata al servizio di iniziative culturali e sociali importanti.
Per seguire il padre, Fosco Maraini, da giovane Dacia Maraini si trasferisce in Giappone con la famiglia, vivendo a pieno gli anni della Seconda Guerra Mondiale, che costringe la famiglia, nel 1943, ad essere deportata in un campo di concentramento, fonte di grande sofferenza per l’autrice, che racconterà la lunga agonia nelle sue opere.
Dopo essere tornata in Italia, la famiglia Maraini si trasferisce in Sicilia, dai nonni materni di Dacia Maraini, ma la famiglia si dividerà nuovamente poco dopo, quando il padre si trasferirà a Roma, dove l’autrice lo raggiungerà per proseguire gli studi liceali e dove inizierà ad avvicinarsi alla letteratura, prima come archivista e poi come giornalista.
Proprio come giornalista crea, all’età di ventun anni, insieme ad altri giovani intellettuali crea la rivista «Tempo di letteratura», e inizia a collaborare con riviste come «Il Mondo», «Paragone» e «Nuovi Argomenti».
Dacia Maraini: libri e poesie da conoscere
Risale al 1962 il primo romanzo di Dacia Maraini, intitolato La vacanza, mentre il successo arriverà nel 1963 con il romanzo L’età del malessere prima e con La lunga vita di Marianna Ucria, del 1990, poi. Dacia Maraini fu anche autrice di poesie, simbolo della sua attività culturale, tra le quali ricordiamo la poesia Scrivo perché, all’interno della quale la poetessa descrive i motivi che la spingono a voler scrivere. Inoltre si avvicina al teatro, scrivendo circa trenta opere come sceneggiatrice, creando poi un teatro di sole donne, uno dei tanti segnali del suo carattere femminista. È del 2018 poi il romanzo Tre donne di Dacia Maraini, espressione viva del femminismo dell’autrice, che narra la storia di tre donne dal carattere completamente diverso, con diversi modi di vivere la vita e l’amore.
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La vita privata della Maraini e l’amore per Moravia
Alla fine degli anni ’70 Dacia Maraini conosce e si innamora di Alberto Moravia, più grande di lei di 29 anni. All’epoca però la relazione fece gridare allo scandalo, dato che il poeta era già sposato con Elsa Morante. Non potendo divorziare, il divorzio all’epoca non era ancora contemplato, i due decisero di rimanere uniti fino al 1978, nonostante i pettegolezzi dell’ambiente letterario. I due però dimostrano il loro amore e l’anticonformismo che li accomuna, persino con una foto passata alla storia, dove i due sono insieme a Fregene. E non solo. Una delle persone che non si opporrà alla loro relazione, intellettuale e non solo, fu proprio la moglie di Moravia, la quale superò le gelosie tipiche tra donne, comprendendo la natura del loro amore.
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L’importanza del viaggio per Dacia Maraini
Uno dei temi ricorrenti nella vita e nella letteratura di Dacia Maraini è il tema del viaggio, simbolo di scoperta. Amore per i viaggi che l’autrice prende dalla nonna Yoi Pawloska Crosse, che da giovane attraversa la Persia e l’India in solitaria. Importanti sono i viaggi con Alberto Moravia ma non solo, anche Pasolini sarà un’importante compagno di avventure, con il quale condivide la concezione del viaggio come l’elemento che modifica il mondo fino ad allora conosciuto, che poi diventa protagonista dei suoi romanzi.
Ad oggi Dacia Maraini è ancora attiva come scrittrice, si dedica attivamente alla cinematografia, dove il suo essere una donna controcorrente emerge appieno.
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