Letteratura

Il Giorno di Giuseppe Parini: riassunto e analisi dell’opera

Di seguito abbiamo raccolto tante informazioni sull’opera Il Giorno di Parini. Un riassunto efficace per conoscere la struttura dell’opera incompiuta di Giuseppe Parini e il messaggio che l’autore ha voluto trasmettere con il suo capolavoro, incentrato sulla vita futile del Giovin Signore, ma non solo.

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Parini, il Giorno: appunti sulla composizione dell’opera

Il Giorno è il capolavoro di Parini, un poema incompiuto in endecasillabi sciolti, cioè non legati in rima, all’incrocio fra il genere didascalico e quello satirico. L’opera è il racconto dettagliato della giornata di un nobile incapace e nullafacente, il Giovin Signore, raccontato dal narratore che presentandosi come Precettore d’amabil rito, cioè come insegnante incaricato di istruirlo nelle sue futili occupazioni, gli offre ironicamente, per ogni occasione della giornata, i consigli necessari per far sempre onore al proprio rango.

Il Giorno di Parini: com’è strutturata l’opera?

Nel Giorno Parini ha modificato la struttura nel corso del tempo: delle quattro parti in cui il poema è articolato sono state pubblicate solo Il Mattino, nel 1763, e Il Mezzogiorno, nel 1765. Il Vespro e La Notte (che inizialmente dovevano far parte di una sola parte conclusiva, La Sera), sono rimaste incompiute.

  • Il Mattino: è l’alba; mentre gli uomini comuni si svegliano per andare a lavorare, il Signore va a dormire, stanco di una notte trascorsa fra teatri e giochi. Al risveglio viene vestito dai servi e pensa alla sua Dama, una donna della quale non è il marito ma il cicisbeo, cioè l’amante ufficiale, il tutto mentre riceve visite gradite, come quella del maestro di violino, e sgradite, come quella dell’artigiano che chiede il compenso per il lavoro svolto. Dopo essere stato pettinato da un isterico parrucchiere il nobile esce per andare dall’amata.
  • Il Mezzogiorno o Meriggio: il Signore resta a pranzo dalla Dama. Tra gli invitati c’è anche un vegetariano: la condanna che questi fa delle crudeltà compiute sugli animali è l’occasione per far rievocare alla padrona di casa l’episodio in cui licenziò un servo che aveva dato un calcio alla sua cagnetta (il poema in questione è intitolato da Giuseppe Parini, La vergine cuccia). Intanto il Giovin Signore fa sfoggio della sua cultura: cita gli illuministi come Rousseau e Voltaire, per far bella figura. Finito il pranzo, i nobili si spostano in un’altra sala per gustare il caffè, mentre davanti al palazzo si radunano alcuni poveri attratti dall’odore del cibo.
  • Il Vespro: è la prima parte incompiuta dell’opera. Nel pomeriggio per il Giovin Signore e la Dama è tempo di andare in carrozza a far visita agli amici, tra cui un nobile che ha appena avuto un figlio: è l’occasione per il precettore-narratore di prendere in giro i vari poeti dilettanti che hanno celebrato l’evento.
  • La Notte: è l’ultima parte incompiuta dell’opera. Dopo aver invocato la Notte, il narratore incontra di nuovo il Signore e la Dama che annoiati stanno andando a una festa. Tra divertimento e amare ironia per le vite sprecate in occupazioni inutili, vengono descritti i vari personaggi e la disposizione dei posti ai tavoli da gioco, dove il Giovin Signore trascorre la sera, prima di tornare a casa a notte fonda.


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Analisi dell’opera Il Giorno: il significato del capolavoro di Parini

Il Giovin Signore e la Dama, che è il suo corrispettivo femminile, esprimono la vuotezza della nobiltà. Il Giovin Signore, non pronunciando nessuna battuta, è un personaggio senza interiorità, interessato solo all’apparenza e ai riti mondani. Il precettore si mostra invece come il celebratore del mondo del Giovin Signore: questo atteggiamento lo porta sia alla complicità con quanto racconta, sia allo smascheramento dell’insensatezza del mondo rappresentato. Grazie all’uso dell’ironia Parini riesce a criticare la povertà di valori della classe nobiliare. La vita del Giovin Signore e della nobiltà che lo circonda si svolge nell’ozio e nella preoccupazione per così irrilevanti. Con uno stile alto e sublime nel Giorno, Parini fa una satira della vita nobiliare, Il mondo in cui vive il protagonista è un universo chiuso, dominato dalla ripetitività e dall’insensatezza. Parini nel Giorno non intende contestare la nobiltà in se stessa, ma solo criticare la sua inadeguatezza storica di fronte alle responsabilità sociali che le competerebbero.  Quindi scrivendo Il Giorno, Giuseppe Parini non vuole effettuare una trasformazione delle gerarchie sociali, ma favorire una responsabilizzazione delle parti migliori della nobiltà che critica.

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