Gianni Rodari: un autore al servizio dei bambini
Gianni Rodari, abbreviazioni di Giovanni Francesco Rodari, nasce il 23 ottobre 1920 a Omegna sul Lago d’Orta. Da giovane Rodari viene sconvolto dalla morte prematura del padre per una broncopolmonite, che costringe la famiglia a trasferirsi a Gavirate, paese natale della madre del poeta, dove una volta adolescente, Gianni Rodari decide di entrare in seminario, per frequentare il ginnasio, spinto dal suo carattere solitario e sensibile.
Risalgono al 1936 i primi lavori di Gianni Rodari, poesie e racconti raccolti nel settimanale cattolico “L’azione giovanile” e sulla rivista “Luce“.
Gli anni del Fascismo e dei primi lavori da giornalista
Dal 1937, anno in cui lascia la presidenza dei giovani gaviratesi dell’Azione Cattolica, inizia a dedicarsi all’insegnamento, prima come istitutore presso una famiglia ebrea di Sesto Calende, e poi, dopo aver vinto il concorso come insegnante, iniziò a lavorare alle scuole elementari, avvicinandosi al Partito Fascista e lavorando nella Casa del Fascio. Durante gli anni del Fascismo, Gianni Rodari fu chiamato alle armi, dove rimase sconvolto dalla morte di due cari amici Nino e Amedeo e dall’internamento del fratello Cesare, rinchiuso in un campo di concentramento, che lo convinsero ad allontanarsi dal partito per entrare a far parte della Resistenza come partigiano e poi entrando a far parte del Partito Comunista nel 1944.
Dopo la guerra Gianni Rodari inizia la sua carriere come giornalista, dirigendo il giornale Ordine Nuovo, fondato nel 1919 da Antonio Gramsci. Dal 1940 iniziano i lavori di Rodari per i più piccoli, con la rubrica La domenica dei piccoli, dove firmandosi con il nome di Lino Picco, pubblica filastrocche, giochi, fiabe e vignette per i lettori, affermando che le sue opere nascevano dal rapporto adulto-bambino, una costante delle sue opere.
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Gianni Rodari: filastrocche e poesie dell’autore
Dal 1950 dirige il settimanale per ragazzi Il pioniere, mentre al 1951 risalgono le filastrocche di Gianni Rodari, raccolte ne Il libro di filastrocche e Le avventure di Cipollino, il racconto di vegetali e frutti che vivono in una città dove grazie all’aiuto di Cipollino si ribellano al Principe Limone. Ma alla raccolta di opere dell’autore appartiene anche il libro di Gianni Rodari, Il manuale del Pioniere, un manuale pedagogico che fece individuare lo scrittore come «un ex-seminarista cristiano diventato diabolico», accusato dal Vaticano.
A partire dagli anni Sessanta Gianni Rodari si dedica sempre più attivamente al lavoro per bambini, pubblicando ad esempio Filastrocche in cielo e in terra, Favole al telefono, e il racconto di Natale Il pianeta degli alberi di Natale.
Tra i libri di Gianni Rodari di successo ricordiamo anche il Libro degli errori, una raccolta di filastrocche e racconti, mentre nel 1973 pubblica il suo unico saggio Grammatica della Fantasia, un’introduzione all’arte di raccontare storie, questa volta non per i più piccoli, ma per i più grandi, insegnanti e genitori, dimostrando come ci sia bisogno di laicismo all’interno della scuola, dove il bambino debba avere libertà di esprimersi, un testo che come Rodari stesso afferma si rivolge «a chi crede nella necessità che l’immaginazione abbia il suo posto nell’educazione; a chi ha fiducia nella creatività infantile; a chi sa quale valore di liberazione possa avere la parola».
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La pedagogia e l’importanza dell’immaginazione per Rodari
Dopo la nascita della figlia Paola, avuta dalla moglie Maria Teresa Ferretti, Gianni Rodari dirige “Avanguardia”, per poi lavorare per “Paese sera” come inviato speciale. Una volta iniziata la sua collaborazione con Einaudi, inizia la fama dell’autore come scrittore per bambini, dal 1959, pubblicando il libro Filastrocche in cielo ed in terra e pubblicando l’enciclopedia per ragazzi I quindici. Per Rodari un bambino riuscirà a cercare di realizzare un mondo migliore, solo se capace di immaginare cose che non esistono; il compito degli adulti è proprio quello di stimolare l’immaginazione e la fantasia dei più piccoli. Il tipo di creatività di cui parla Rodari non è un gioco o divertimento, ma è un’immaginazione che lega la fantasia alle regole della ragione.
La scuola che Rodari immagina è, quindi, una scuola dove il bambino possa stimolare la sua fantasia, e crescere culturalmente e socialmente. La capacità delle poesie di Gianni Rodari è in sintesi quello di descrivere situazioni reali con un linguaggio comprensibile anche ai più piccoli.
A partire dal 1979, tornato dalla Russia, Gianni Rodari inizia ad avvertire problemi circolatori che lo portanomo alla morte il 14 aprile dello stesso anno per arresto cardiocircolatorio.
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