L’apposizione: definiamo i concetti
L’apposizione è un’espansione del nome così come l’attributo ma con delle chiare differenze. Mentre l’attributo, come spiegato in questo articolo, è un aggettivo, l’apposizione è un nome che si unisce ad un altro nome per determinarlo meglio.
L’apposizione, come l’attributo, si può riferire al soggetto della preposizione o ad un complemento, purché sia un nome.
- apposizione del soggetto: Lo zio Giuseppe lavora in una gelateria;
- apposizione del complemento indiretto: Abbiamo studiato la vita di Boccaccio, famoso poeta.
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Le diverse forme di apposizioni
L’apposizione può anche essere introdotta da preposizioni o locuzioni, come: da, quale, in quantità, come, in funzione di.
Esempi di frasi con l’apposizione sono:
- Noi, come amici, siamo sempre pronti ad aiutarti;
- Tuo zio, da bambino, ha vissuto in Africa.
Un caso particolare sono queste frasi:
- Quel furbacchione di tuo fratello crede di essere una persona di successo;
- Quel bel tipo di Marco non lo vedo da anni.
In queste frasi le espressioni quel+nome (o aggettivo sostantivato) +di si considerano apposizioni.
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Attributo o apposizione? Qual è la differenza
Per non fare confusione tra attributo e apposizione, entrambi accessori del nome, basta ricordare che l’attributo è sempre un aggettivo, mentre l’apposizione è sempre un nome.
Inoltre anche l’apposizione essendo un sostantivo può avere attributi ad essa riferiti.
Ecco frasi con apposizione e attributo per comprenderne al meglio la differenza:
- Lo zio Giovanni si è sposato ieri: zio=apposizione;
- Il vecchio zio Giovanni si è sposato ieri: zio=apposizione, vecchio: attributo dell’apposizione.
- Il vecchio Giovanni, zio di Matteo, arriverà domani: zio=apposizione; vecchio=attributo del soggetto (Giovanni)
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