Arte

Rinascimento a Roma: gli artisti e le opere d’arte simbolo della Roma rinascimentale

Quali sono i maggiori autori e le opere del periodo rinascimentale a Roma? Ecco le informazioni più importanti da conoscere sull’arte rinascimentale a Roma

Castel Sant Angelo

Quali sono le opere del Rinascimento romano? Le più importanti da vedere

Durante il Rinascimento, in particolare nel periodo successivo alla cattività avignonese (1309) Roma iniziò a diventare un punto di riferimento per una rinascita culturale. In particolare Roma nel 1500 offrì ad artisti forestieri la possibilità di dimostrare la bravura della propria arte, con incarichi prestigiosi, affidati dalle potenti famiglie facoltose del tempo, incentivati dai pontefici.
Tra le opere architettoniche simbolo del Rinascimento romano troviamo:

  • Palazzo Venezia: nato come residenza di papa Paolo II, divenne successivamente la sede dell’ambasciata veneziana e austriaca. Il museo venne istituito nel 1921 da F. Hermanin, e ad oggi conta 30 sale con collezioni di pittura, sculture in legno, porcellane, armi, terrecotte, bronzi e ceramiche.

Palazzo Venezia

  • Palazzo dei Penitenziari: voluto dal cardinale Domenico della Rovere, ad opera di Baccio Pontelli, fu eretto nel 1480 e deve il suo nome ai confessori con poteri di assoluzione che vi furono portati da Alessandro VII. La sua struttura ricorda quella di Palazzo Venezia, con un interno con affreschi del ‘500 e un esterno formato da una torre a sinistra, un cortile con un pozzo e finestre a croce guelfa. Ad oggi il Palazzo è sede dei cavalieri del Santo Sepolcro di Gerusalemme.

Palazzo dei Penitenziari

  • Palazzo della Cancelleria: voluto dal cardinale Raffaele Riario e realizzato da Leon Battista Alberti tra 1485 e 1513, ricorda per struttura Palazzo Venezia. Fu sede prima della Cancelleria Apostolica, poi del tribunale della Repubblica nel 1798 della Corte imperiale nel 1810 e del Parlamento romano nel 1848. Ad oggi appartiene al Riario.

Palazzo della Cancelleria

  • Palazzo Capranica: nato per volere del cardinale Domenico, nel 1451, fu un collegio per ecclesiastici ed è uno dei simboli del Rinascimento Romano, per la torre laterale, le finestre a croce guelfa, che sono accompagnate da quelle gotiche.

Palazzo Capranica

  • Musei Vaticani: di cui fanno parte Pinacoteca, Galleria delle Carte Geografiche, Museo Gregoriano Egizio, Museo Gregoriano Profano, Museo Gregoriano Etrusco, Stanze di Raffaello, Museo Pio Cristiano, Museo Pio Clementino, Museo Chiaramonti e la Cappella Sistina con il Giudizio Universale.

Musei Vaticani

  • Villa Farnesina: nata come villa del banchiere Agostino Chigi, è una dei simboli del Rinascimento, realizzata da Baldassarre Peruzzi con le decorazioni di Raffaello. I luoghi da visitare al suo interno sono la Loggia di Psiche, Sala di Galatea, la Sala delle Prospettive e la Camera da letto. Il nome che conserva oggi si deve al fatto che nel 1590 la villa passò in mano ai Farnese, e poi nel 1714 fu presa dai Borbone.

Villa Farnesina

  • Museo Nazionale di Castel Sant’ Angelo: è conservato nella mole funeraria dell’imperatore Adriano. Inizialmente l’opera architettonica era formata da un basamento quadrato sovrastato da un blocco cilindrico con delle sculture e in particolare la statua di Adriano posta su una torretta. Durante il Rinascimento il luogo divenne la residenza pontificia di papa Paolo III. Dopo l’Unità d’Italia passò dall’essere carcere militare a sede delle Mostre retrospettive.

Castel Sant Angelo

  • Galleria Nazionale d’Arte Antica in Palazzo Barberini: realizzata in prima parte da Carlo Maderno a partire dal 1627, sulla base di Villa Sforza e completata successivamente da Bernini e Borromini, che realizzò la scala elicoidale. Le decorazioni invece furono realizzate da Pietro da Cortona e Andrea Sacchi. Ad oggi il Palazzo, insieme a Palazzo Corsini, fa parte della Galleria Nazionale d’Arte Antica di Roma ed è proprietà dello Stato dal 1949.

Palazzo Barberini
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Arte rinascimentale a Roma: le Chiese da visitare

Oltre alle opere del Rinascimento che vi abbiamo appena presentato, ecco la raccolta delle più belle chiese in pieno stile rinascimentale, da visitare a Roma:

  • Basilica di santa Maria del Popolo: sorge sull’antico luogo del Mausoleo dei Domizi Enobarbi, dove nel 1099 fu costruita una cappella affidata agli agostiniani, ricostruita tra 1472 e 147 da Andrea Bregno, alla quale furono aggiunte successivamente decorazioni barocche. All’inizio dell’ ‘800 l’architetto Valadier distrusse il convento per fare spazio alla piazza e alla salita al Pincio.

Basilica di santa Maria del Popolo

  • Basilica di San Pietro in Vincoli: costruita nel 442 è nota anche come basilica eudossiana, dal nome della committente Licinia Eudossia, figlia di Teodosio II. Sono conservate nella Basilica le reliquie delle catene (da qui il termine vincoli), con cui fu imprigionato nel carcere Mamertino San Pietro. Al suo interno inoltre è possibile ammirare il Mosè di Michelangelo.

Basilica di San Pietro in Vincoli

  • Chiesa di San Pietro in Montorio: costruita nel IX secolo e ricostruita per volere di Ferdinando II d’Aragona, a fine Quattrocento. La chiesa è affiancata dal Chiostro di Santa Maria della Pace,  dove ammirare gli affreschi di Raffaello e da un secondo chiostro noto per il Tempietto di Bramante. All’interno della chiesa, che è a navata unica, è possibile ammirare le opere di Vasari, Bernini, Daniele da Volterra e Ammannati.

Chiesa di San Pietro in Montorio

  • Basilica di San Pietro: la chiesa più grande del mondo, con una superficie di 23 mila metri quadrati, fu realizzata dai più importanti architetti del tempo come Bramante, Raffaello, Michelangelo e Bernini, in circa un secolo, dal 1506 al 1626. All’interno vi sono tre navate, decorate con statue e mosaici. Inoltre sono conservate opere come la Pietà di Michelangelo, il Tabernacolo del Santissimo Sacramento, il Baldacchino berniniano, posto sotto la cupola e i monumenti funebri realizzati da Bernini, Canova e Pollaiolo. L’esterno progettato da Michelangelo e Bernini è caratterizzato da colonne, mentre la cupola è formata da calotte sovrapposte, come nel duomo di Firenze.

Basilica di San Pietro
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Gli artisti rinascimentali a Roma: chi sono i più importanti?

Durante il Rinascimento Roma diventa centro artistico grazie ai papi mecenati come papa Pio II,  che dà il via a questo processo di rinascita, terminato con papa Leone X, ultimo papa mecenate. Accanto ai pontefici ruotavano cardinali, nobili e vescovi che commissionavano opere ai grandi artisti del tempo per abbellire case e palazzi. Tra gli artisti rinascimentali più importanti a Roma ricordiamo:

  • Bramante: realizzò a Roma il chiostro di Santa Maria della Pace, il cortile del Belvedere, il tempietto di San Pietro a Montorio e palazzo Caprini. Progettò anche alcune idee per la basilica di San Pietro, che però non furono realizzate, ma saranno d’ispirazione per la tipologia di pilastro ricreata poi nella Basilica.
  • Michelangelo: tra le opere più importanti conservate a Roma realizzate dall’artista ricordiamo la Pietà, la tomba di Giulio II, la volta della Cappella Sistina e il Giudizio Universale. Come architetto progettò la piazza del Campidoglio, palazzo Farnese e il progetto per la basilica di San Pietro.
  • Raffaello: dipinse molti quadri e ritratti conservati nelle Stanze Vaticane, oltre a un ciclo di affreschi: Stanza della Segnatura, Stanza dell’incendio di Borgo, Stanza di Eliodoro, e il progetto della Stanza di Costantino. A lui si deve il progetto della cappella Chigi, e una pianta (non utilizzata) per la basilica di San Pietro.


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