Storia

La rivoluzione scientifica: le scoperte di Copernico, Galileo, Keplero e Newton

Il Seicento fu caratterizzato da diverse scoperte scientifiche, in particolare grazie agli studi di Galileo Galilei e Giovanni Keplero. Inoltre nel 1687 il fisico inglese Isaac Newton formulò la legge di gravitazione universale. Ecco una panoramica della rivoluzione scientifica, un riassunto utile con video ricchi di informazioni.

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La Chiesa contro le scoperte di Galileo Galilei

Uno dei protagonisti della rivoluzione scientifica del 600 fu Galileo Galilei, fisco matematico e astronomo che perfezionò oggetti già utilizzati come il cannocchiale, inventato da un costruttore Olandese per osservare il cielo. Tra il 1609 e il 1610 Galileo Galilei scoprì che la superficie della Luna non era liscia, come si credeva all’epoca ma presentava avvallamenti simili a quelli della Terra.
Inoltre per primo individuò le macchi solari, alcune stelle e quattro satelliti di Giove.
Con le sue osservazioni Galileo confermò la validità delle teorie di Copernico, diffondendo il suo pensiero, ossia che non è il Sole a ruotare intorno alla Terra, ma il contrario.
Di conseguenza le sue idee innovatrici lo portarono a scontrarsi con la Chiesa. Lo scienziato fu infatti accusato di eresia e processato a Roma dal Tribunale del Sant’Uffizio che nel 1633 lo condannò. Per poter evitare la morte Galileo fu costretto ad abiurare pubblicamente le sue idee, cioè a rinnegare le tesi sostenute.

Galileo Galilei, il padre della scienza moderna

Galileo Galilei gettò le basi per la scienza moderna, che si fonda sul metodo scientifico sperimentale, che tutt’oggi viene utilizzato ed è indispensabile per osservare quello che ci circonda.
Questo metodo si basa su tre fasi:

  • osservazione diretta dei fenomeni naturali e la raccolta di dati osservati;
  • la formulazione di un’ipotesi, di un’idea che spieghi il fenomeno;
  • la verifica della veridicità dell’ipotesi tra mite esperimenti in laboratorio.

Se questi esperimenti confermano l’ipotesi allora si passa a formulare una legge universale valida, viceversa se l’esperimento fallisce allora l’ipotesi non è valida e va riformulata.

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Keplero e Newton: gli scopritori delle leggi che reggono l’universo

Oltre alle scoperte di Niccolò Copernico e Galileo Galilei, la rivoluzione scientifica del 1600 ha avuto altri due protagonisti. Il primo è stato il tedesco Giovanni Keplero, che oltre a confermare la correttezza delle teorie di Copernico ha anche studiato il movimento dei pianeti.
In particolare con le osservazioni al telescopio giunse a scoprire che i pianeti ruotano intorno al Sole con orbite ellittiche e non circolari, come si credeva a quel tempo.

Nel 1687, nell’opera Principi matematici della filosofia naturale, invece il matematico e fisico inglese Isaac Newton formulò la legge di gravitazione universale che spiegò il funzionamento del sistema solare e la forza d’attrazione che regola l’universo.
Grazie ai suoi studi Newton capì che tutti i corpi con una massa si attraggono reciprocamente. Inoltre osservò come la forza d’attrazione prodotta dal Sole mantiene i pianeti del sistema solare in movimento sulle orbite.
Questa forza di gravità è esercitata dalla Terra che attrae un corpo verso il centro (proprio come la mela che cade dall’albero, il noto esperimento di Newton alla base della sua scoperta della forza di gravità).

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