Filippo Tommaso Marinetti: biografia e opere più celebri dell'autore

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Filippo Tommaso Marinetti: la vita dell’autore

Conosciuto soprattutto come fondatore del Futurismo, la prima avanguardia storica italiana del Novecento, Filippo Tommaso Marinetti nasce ad Alessandria d’Egitto nel 1876. Trascorre la giovinezza a Parigi dove consegue il baccellierato in lettere e collabora a importanti riviste letterarie. Si laurea in giurisprudenza a Genova il 14 luglio 1899, ma non intraprende la professione di avvocato verso la quale non aveva inclinazione, piuttosto torna a Parigi per seguire la sua vocazione letteraria. Nonostante la precoce morte del fratello maggiore e della madre, sua grande sostenitrice, Filippo Tommaso Marinetti sentì ancor di più la necessità di impegnarsi in ogni campo della letteratura, dalla poesia alla narrativa, dal teatro alle parole in libertà. Nel 1902 pubblica il suo primo libro, il poemetto La conquête des Étoiles, e sempre nello stesso periodo si dedica principalmente alla stesura di versi liberi che risentono dell’influenza di Gabriele d’Annunzio.

Filippo Tommaso Marinetti: le opere letterarie

Trasferitosi a Milano, Filippo Tommaso Marinetti tra il 1905 e il 1909, dirige la rivista internazionale “Poesia” con la collaborazione di numerosi grandi scrittori dell’epoca. Solo nel febbraio del 1909 con la pubblicazione del primo Manifesto del Futurismo sul giornale parigino “Le Figaro”, pose le basi del rinnovamento in campo letterario, mettendo in pratica il suo proposito rivoluzionario, l’uso del verso libero.

Nel 1910 segue il “Manifesto della letteratura futurista”, nel quale suggeriva di usare parole sempre più slegate e libere, fuori da ogni schema logico. Le applicazioni più dirette e immediate del suo programma estetico sono il romanzo Mafarka il futurista (1910) e il poemetto Zang Tumb Tumb (1914). È proprio a Milano che raccoglie intorno a sé un cenacolo di giovani poeti, pittori e musicisti tra i quali Paolo Buzzi, Luciano Folgore, Enrico Cavacchioli, Ardengo Soffici e Farfa. Discute con loro i fondamenti teorici e ideologici dell’avanguardia futurista, rimanendone il leader indiscusso. Il nazionalismo e il bellicismo lo portano ad esaltare l’impresa limbica, poi l’intervento italiano nella Prima guerra Mondiale, infine la dittatura fascista, da cui riceve onori e cariche ufficiali. Nel 1929 diventa Accademico d’Italia. Muore nel 1944 a Bellagio, dopo aver appoggiato fino alla fine, il movimento da lui inventato, promuovendo un genere letterario nuovo che ha condizionato un lungo periodo della cultura italiana ed europea.

Poemetto di Filippo Tommaso Marinetti: Zang Tumb Tumb

Sicuramente una delle maggiori opere letterarie per cui è conosciuto Filippo Tommaso Marinetti è lo Zang Tumb Tumb. Quest’opera letteraria fu pubblicata a Milano nel 1914 ed è un resoconto dell’assedio di Adrianopoli, secondo i precetti della rivoluzionaria maniera espressiva futurista sulla guerra balcanica del 1912, alla quale egli partecipa come inviato del giornale “Gil Blas”.

Intesa come una poesia di parole in libertà, Zang Tumb Tumb definisce il bombardamento di Adrianopoli, città turca, assediata dall’esercito bulgaro. Il programma mimetico-realistico che governa la scrittura è evidente, si ricorre ad un’ortografia libera, si autorizza la rivoluzione tipografica, con corsivi e neretti che svolgono la funzione di segnalatori. Giochi onomatopeici inclusi i suoni di arma da fuoco e di esplosioni, metafore ed analogie giovano alla concisione espressiva e al risparmio sintattico. L’opera fatta da Marinetti è vista come un lavoro in anteprima dell’arte modernista e si pensa abbia avuto un’enorme influenza sulla cultura emergente della stampa d’avanguardia europea.