Charles Perrault: la vita dell’autore
Charles Perrault, nato a Parigi il 12 gennaio del 1628, è uno dei più grandi autori di fiabe della letteratura europea. Nacque dalla fantasia di Charles Perrault la celebre fiaba Cappuccetto Rosso, ma non solo, La bella addormentata, Cenerentola, Pollicino, Il gatto con gli stivali e molte altre sono le opere di Charles Perrault, fiabe che hanno segnato il passaggio dal racconto popolare alla fiaba moderna.
Prima di essere uno scrittore di fiabe Perrault è stato un avvocato. Ultimo di sette figli Perrault proveniva da una famiglia borghese. Fin da giovane frequentò buone scuole, studiò giurisprudenza, seguendo le orme del padre e dei fratelli. Negli anni Cinquanta del Novecento si prodigò per creare l’Accademia delle Scienze di Francia. Si deve all’autore anche il restauro dell’Accademia di Pittura.
Quando fu fondata l’Accademia Reale delle Iscrizioni e Belle Lettere di Parigi nel 1663, Perrault fu nominato segretario, prestando servizio sotto Jean Baptiste Colbert, ministro delle finanze del re Luigi XIV. Nello stesso anno diventa Controllore Generale del Dipartimento dei Lavori Pubblici, riuscendo, come racconta nelle sue memorie, a salvare i giardini delle Tuileries, rendendoli a beneficio di tutto il popolo di Parigi, invece che un bene esclusivamente della famiglia reale. Usando poi la sua influenza come aiutante amministrativo di Colbert riuscì a far assumere suo fratello Claude come progettista della nuova sezione del palazzo del Louvre.
Molte delle favole di Charles Perrault sono trascrizioni di storie tradizionali riprese dall’opera dell’italiano Giambattista Basile, famoso autore barocco del 1634, noto per aver scritto l’opera Lo cunto de li cunti, una raccolta di 50 fiabe scritte in napoletano. Charles Perrault però non si limitava solo a riportare queste storie ma le arricchiva con delle aggiunte, vere proprie intuizioni creative.
Morì a Parigi il 16 maggio 1703. Le sue spoglie si trovano nelle catacombe di Parigi dopo essere state spostate dai cimiteri parrocchiali eliminati da Napoleone Bonaparte.
Il lavoro a corte e il pensiero illuminista di Charles Perrault
Nel 1669 Charles Perrault consigliò al Re Sole di inserire nel labirinto dei giardini di Versailles delle fontane che rappresentassero antiche favole. Produsse anche la Guida per il labirinto di Versailles, stampato presso la stampa reale di Parigi, nel 1677. Come consulente artistico e letterario di re Luigi XIV, Perrault divenne una figura influente nella scena letteraria francese del XVII secolo, scrivendo diverse opere sulle arti. Tra le più important c’è Critique de l’opéra ou Examen de la tragédie intitulée ‘Alceste, ou Le Triomphe d’Alcide’, uno dei primi documenti di dibattito letterario, che sarebbe poi diventato noto come “litigio degli antichi e dei moderni”, poiché contrapponeva i sostenitori della letteratura dell’antichità, ossia gli Antichi, contro i sostenitori della letteratura dell’epoca di Luigi XIV, i Moderni. Nel dibattito Charles Perrault era dalla parte dei moderni e scrisse, a favore della sua tesi, Il secolo di Luigi il Grande, nel 1687, sostenendo che grazie al governo illuminato, l’età attuale era superiore sotto ogni aspetto ai tempi antichi, inclusa la moderna letteratura francese.
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Dalla politica alle fiabe di Charles Perrault
Quando Jean Baptiste Colbert morì nel 1683, Perrault perse tutti i suoi incarichi e fu costretto al pensionamento anticipato a soli 56 anni. Dopo ciò decise di continuare a scrivere e dedicarsi all’educazione dei suoi figli, rimasti orfani della madre, la moglie di Perrault, Marie Guichon, sposata nel 1672, morta all’età di 25 anni. Dopo aver scritto poesie epiche che mostravano la sua devozione al cristianesimo, Charles Perrault, all’età di 69 anni, pubblicò l’opera Fiabe e storie del passato con la morale, sottotitolate I racconti di Mamma Oca, una raccolta di fiabe basate sulla tradizione popolare francese. Il libro è stato celebrato perché scritto in un’epoca in cui le fiabe erano di moda tra gli aristocratici, nei sofisticati circoli di corte e nei salotti letterari parigini. La sua la sua pubblicazione rese Charles Perrault improvvisamente famoso e accreditato come il principale fondatore del genere delle fiabe moderne. Sebbene il suo lavoro rifletta la consapevolezza delle fiabe precedenti, molte delle storie popolari che ascoltiamo oggi vengono raccontate mentre le scriveva.
Charles Perrault nei suoi libri ha usato le immagini intorno a lui e le influenza delle sue esperienze e dei suoi viaggi. Alcune erano fiabe letterarie originali modificate da storie tradizionali comunemente conosciute, mentre altre erano basate su racconti popolari preesistenti, scritti da scrittori medievali precedenti. L’autore nelle sue storie ha messo a confronto il suo soggetto di fiabe popolari con dettagli, digressioni e sottotesti tratti dal mondo contemporaneo, influenzato dalla moda, morale e cultura del tempo. Nel 1699 tradusse in francese una raccolta latina di storie dell’antica Grecia conosciuta come le 100 favole.
Molti dei racconti di Charles Perrault, Cenerentola, Pollicina, Barbablù, Cappuccetto Rosso continuano ad essere stampati e a essere apprezzati ancora oggi in tutto il mondo. Molti altri ancora come Il gatto con gli stivali e La Bella addormentata nel bosco sono stati reinterpretati, modernizzati e adattati a diverse forme d’arte come il balletto, il teatro, la televisione e il cinema. Inoltre molte delle fiabe di Charles Perrault hanno influenzato le versioni tedesche pubblicate 200 anni dopo dai fratelli Grimm nella raccolta di racconti popolari del 1812 Grimm’s Fairy Tales, Le Favole dei Fratelli Grimm.
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