I complementi diretti: definiamo i concetti
I complementi diretti sono collegati direttamente alla parola a cui si riferiscono direttamente cioè senza preposizione. Di solito sono anticipati da un verbo transitivo attivo o da un verbo copulativo.
I complementi diretti sono:
Il complemento oggetto: che completa il significato di un verbo transitivo attivo, permettendo il passaggio in modo diretto dal soggetto che compie l’azione al complemento che la riceve.
I complementi predicativi: complementi diretti formati da un nome o un aggettivo che si dividono in complementi predicativi dell’oggetto e del soggetto.
Il complementi indiretti: come utilizzare la maggior parte dei complementi
Quasi tutti i complementi italiani rientrano nella sezione dei complementi indiretti, che si collegano al verbo e ad altri elementi della frase indirettamente, tramite una preposizione o in modo non immediato. In grammatica i complementi indiretti si distinguono in base al significato che esprimono nella frase.
Inoltre in una stessa frase possono essere presenti più complementi indiretti:
- Arriverò in treno con Maria alle otto. = sono presenti nella frase un complemento di mezzo, di compagnia e di luogo.
- Oggi la lezione della professoressa su Dante è stata interessante. = sono presenti un complemento di specificazione e un complemento di argomento.
Leggi anche: Le risposte a tante domande e dubbi sulla grammatica.
Quali sono i complementi indiretti?
Ecco la lista completa sulla quale poter cliccare per accedere alla sezione con le regole per tutti i complementi in italiano che utilizziamo di frequente nelle frasi.
- complemento di specificazione: di chi / di che cosa?
- complemento partitivo: tra chi? / tra che cosa?
- complemento di termine: a chi? / a che cosa?
- complementi d’agente e di causa efficiente: da chi? da che cosa?
- complementi di luogo: rispondono a diverse domande in riferimento al luogo di un’azione
- complementi di tempo: quando? in che tempo?

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- complemento di causa: perché? per quale ragione?
- complemento di fine o scopo: perché? con quale scopo?
- complemento di mezzo o strumento: con che cosa? per mezzo di chi?
- complemento di modo o maniera: come? in quale maniera?
- complementi di compagnia e di unione: con chi? con che cosa?
- complemento di qualità : di che tipo? di che qualità ?

complemento di causa: perché? per quale ragione? complemento di fine o scopo: perché? con quale scopo? complemento di mezzo o strumento: con che cosa? per mezzo di chi? complemento di modo o maniera: come? in quale maniera? complementi di compagnia e di unione: con chi? con che cosa? complemento di qualità : di che tipo? di che qualità ?
- complemento di argomento: a proposito di chi? riguardo a che cosa?
- complemento di limitazione: in quanto a chi? in che cosa?
- complemento di denominazione: di quale nome?
- complemento di materia: di quale materia? di quale sostanza?
- complemento di paragone: rispetto a chi? rispetto a che cosa?
- complemento di quantità : distinto in età , peso e misura, stima e prezzo.

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Gli altri complementi indiretti usati con minor frequenza
Oltre ai complementi indiretti che abbiamo elencato in precedenza ve ne sono altri che utilizziamo meno frequentemente nelle frasi in italiano, ma che è giusto conoscere per avere regole su come utilizzarli in proposizioni.
- complementi di distanza, abbondanza, privazione e complemento distributivo;
- complementi di colpa e pena e complemento di vantaggio e svantaggio;
- complemento concessivo, di vocazione e complemento di relazione;
- Complementi di esclusione e di sostituzione.

complementi di distanza, abbondanza, privazione e complemento distributivo; complementi di colpa e pena e complemento di vantaggio e svantaggio; complemento concessivo, di vocazione e complemento di relazione; Complementi di esclusione e di sostituzione.
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